Un grande designer italiano, creatore di oltre 11 mila oggetti, eclettico indagatore della vita quotidiana e maestro della praticità. Le sue opere spaziano da oggetti di uso comune, decorazioni d’interni, mobili, portaombrelli e tappetti. Stiamo parlando di Piero Fornasetti, in mostra fino al 6 maggio 2018 a Palazzo Altemps con “Citazioni Pratiche”: occasione da non perdere per conoscere da vicino l’artista milanese, il suo atelier e il rapporto con il classicismo della capitale. Il set della rassegna non è casuale ma evocativo anch’esso, quasi cinematografico: gli oltre ottocento pezzi scelti tra le collezioni di Fornasetti sono valorizzati dagli ampi spazi del Palazzo Altemps, le stanze affrescate e i marmi restituiscono ai nostri occhi quel sincretismo culturale che ha reso Roma inimitabile nei secoli. Antico e odierno, bellezza e complessità, perfezione e caos, serietà e ironia: gli oggetti alla moda, giocosi e mai noiosi di Fornasetti conquistano uno spazio solitamente adibito a capolavori di scultura antica. L’impatto è esplosivo, il divertimento assicurato. Le collezioni permanenti del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, giunto al ventesimo anniversario della sua apertura al pubblico, dialogano così con le invenzioni dell’Atelier Fornasetti: il gruppo scultoreo del “Galata Suicida” è immerso su un fondale alto sei metri raffigurante l’opera “Follia Pratica”; la Statua di Atena con serpente si “snoda intorno” allo sgargiante tappeto “Amiamo il serpente” di Fornasetti. Come spiegato dallo stesso Piero Fornasetti, la sua arte affonda le radici in un’identità classica vitale per la cultura contemporanea occidentale: “L’idea del disegno è greca. E l’architettura greca è fatta di matematica, e la matematica è disegno”. “Il saper disegnare, come gli antichi, permette di organizzare, progettare una cosa o un oggetto, una vettura o il frontespizio o la pagina di un libro”.
Il visitatore è portato a ripensare ogni opera d’arte con l’occhio di Fornasetti: una sedia, o un qualunque oggetto di mobilio, rivive grazie all’invenzione dell’artista meneghino, offrendo ai nostri occhi un esempio per analisi contemplative o semplici divagazioni mentali. Le serie di piatti ornamentali disegnano inconsuete geometrie sulle pareti; i paraventi raccontano i sogni del grande designer (“ne ho disegnati a motivi senza fine”), senza mai perdere di vista il fatto che tutte le sue creazioni rimangono sempre degli oggetti utili, concreti, utilizzabili: fusione perfetta tra arte in senso classico e praticità contemporanea.
Il percorso espositivo, pensato dal figlio Barnaba Fornasetti, Direttore artistico dell’Atelier Fornasetti e da Valeria Manzi, consulente per i progetti culturali, è in grado di trasmettere l’invenzione surrealista e la creatività di Piero Fornasetti (1913-1988) e dello stesso figlio Barnaba (1950). La mostra è curata da Silvana Annicchiarico e Alessandra Capodiferro, promossa dal Museo Nazionale Romano con Electa e ideata da Triennale Design Museum di Milano e Fornasetti. Gli innumerevoli oggetti prodotti dall’Atelier Fornasetti dagli anni Trenta ad oggi sono in grado di osservare il presente, creare un mondo nuovo, carico di estro, passioni e ricchissimo particolari. Si perché il gusto di Fornasetti per il collezionismo è un altro tassello fondamentale della sua arte e forse del modo di concepire il mondo. Citando Piero Fornasetti: “Il collezionista non disperde le sue energie, non sta con le mani in mano, non si annoia, fa proseliti, occupa la mente e la fantasia,
rivive epoche e momenti, storie, avvenimenti. Non è oppresso dalla società consumistica, ma la combatte e la ironizza o la considera per quel che è”.
Box informazioni:
Citazioni pratiche. Fornasetti a Palazzo Altemps;
Roma, Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps;
fino al 6 maggio 2018;
dalle 09.00 alle 19.45 dal martedì alla domenica lunedì chiuso;
la biglietteria chiude alle ore 19.00