Lì dove la vita incontra sensi, gusti, suoni, profumi… io incontro Francesco Vena, nell’azienda storica di famiglia dell’amaro Lucano. Un uomo che sprigiona energia tangibile, che esprime nel suo talento come imprenditore e come scrittore, una vita stimolante, divertente ma anche piena di impegni, do-veri e responsabilità.
Il bello del mio lavoro, mi dice Francesco, è la continua ricerca della perfezione, “Sono uno a cui piacciono i bei vestiti, le belle cravatte… i bei dettagli e il buon vino, mai per ostentare quanto per curiosare. Da piccolo mi piacevano nei quadri e nelle foto i dettagli nel proscenio, tutto ciò che stava dietro e che si poteva cogliere solo guardando attentamente, come nel presepe ti innamori dei per-sonaggi meno importanti. Il bello è particolare e secondo me non è mai futile. Parlando del mio lavoro nel mio nuovo progetto Essenza, ho realizzato un’idea ben pensata prima, proprio per con-correre anche noi di Lucano nel nostro piccolo di mettere a valore la bellezza del Sud Italia e di un’azienda dalla lunga tradizione. Il bello può creare ricchezza, non è qualcosa semplicemente da ostentare ma dall’altro lato, da ammirare, proprio come è sottolineato nel mio libro noi italiani siamo fortunati perché ripartiamo da lì: dalla bellezza”.
Essenza Lucano è un luogo dove la lunga tradizione dell’amaro la si vive nella totalità dell’acco-glienza, è stato infatti preparato a dovere facendo in modo che ogni singolo oggetto esposto e am-bientato creasse un percorso di interesse con lo stesso filo conduttore: la storia. Chiunque abbia fatto visita a questo luogo meraviglioso è stato avvolto in un percorso emozionale ispirato alla ricerca di una qualità e di una ricerca costante di rispetto fra storia e presente. Tante le suggestioni: crea-zione, immagini, fotografie, profumi e sapori. Un’attività di progettazione che ha richiesto del tempo ma che ora splende nella sua bellezza.
Possiamo immaginare mani vigorose che hanno dato sapore alle erbe, mani delicate che accolgono il cuore della purezza di questo amaro, un rituale per molte persone affettivo e materiale, attimi di vita in quel gesto dove persone sapienti hanno racchiuso e prodotto un amaro che ha accompagnato infiniti momento di vita. In questa realtà Francesco ha plasmato il suo carattere, ha trovato una sua identità nel suo essere “complesso” e nello stesso tempo profondamente umile, tennista a livello agonistico come tutti gli sportivi ha una sua disciplina interiore e questo spicca nel suo comporta-mento, portamento ed eleganza.
Parliamo dei progetti futuri da realizzare, è molto critico e seleziona tutto, come amante del “bello” Francesco è una continua ricerca di idee originali che devono avere come scopo quello di diffondere la nostra cultura, di un’Italia di colline sinuose, borghi antichi, bellissimi castelli, vigneti importanti e altrettanti oliveti. Una terra attraversata dal nord al sud di arte quella che il mondo ci invidia, che trasforma città in “musei a cielo aperto”, la nostra Italia con i suoi capolavori rappresentata da scorci mozzafiato dove poeti e scrittori l’hanno celebrata in ogni modo. Noi non siamo turisti di questa meraviglia, ne siamo complici, ecco perché Francesco mi parla di investire nell’Italia che impressiona i turisti tanto profondamente, tutto si offre a nuovi stimoli, alla creatività di un giovane imprenditore che si sintonizza con l’ispirazione dei luoghi, il tipico stile italiano dove lo spettacolo dell’eccellenza dialoga con la natura.
L’ospitalità in Essenza, la nuova nata in casa Lucano, è come un rifugio dove equilibrio e lusso senza ostentazione ti accompagnano in una visita alla conoscenza di questo luogo, la Lucania. Qui Francesco investe il suo tempo, il suo talento e mi viene spontaneo definirlo come “My home my world”. Lo identifico in questa filosofia per dare un concetto di luogo perfettamente progettato sulla personalità di chi lo ha immaginato. Uno stile sobrio e pulito, con la qualità dei materiali e delle finiture, sono elementi che identificano le diverse componenti dell’arredo. Io ci vedo una passione personale, un’impostazione professionale, in poche parole ci vedo Francesco Vena, attualmente al timone dell’azienda, con il suo stile Baron, con un carattere “senza tempo” che non sente differenze sociali che sta a proprio agio ovunque in ambienti ricercati come in quelli informali e umili, con grandi valori rimasti gli stessi sin da bambino.
Vedo un uomo che incarna l’originalità di uno stile e quindi l’unicità di un pensiero racchiusi nella raffinatezza del suo significato più ancestrale. Il suo pensiero giovane e attuale, lineare alla sua educazione mi fanno pensare ad un futuro brillante, nella sua cultura imprenditoriale, e con la sua personalità creativa, sarà in grado di far crescere la sua azienda saldamente legata al territorio, ma sicuramente aperta alle sfide del mercato. Oggi le tendenze sono raccolte in poche parole: ricerca, sperimentazione, anticipazione. Sono le leggi dei progetti dell’economia mondiale, essere in grado di sviluppare il concetto di globalità portando nel mondo l’eccellenza del nome italiano non è un’im-presa facile: creatività, produzione, tecnica, artigianalità e un forte sostegno economico applicato ad ogni campo darà un prodotto di serie. Questo è il punto focale del nostro incontro, cercare di ripartire con un’italianità fatta di tradizione e stile raffinato.
Francesco Vena porta avanti un’impresa familiare e artigianale che si è evoluta verso un’orizzonte internazionale ed un profilo industriale. Vedo molto talento in lui, classe tutta italiana, un grande sportivo, amante dell’arte e del buon vino. Vorrei chiudere con una frase che mi piace affiancargli: “Non è la meta che mi interessa, quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà”.