Free Guy, Eroe per gioco Tra Pixel e Ready Player One

Oggi parliamo di Free Guy il film con Rayn Reynolds distribuito su Disney+ durante questo ottobre. Allora descrivere il film sarà la parte più complicata, il titolo parte con un classico comedy ma dentro di se racchiude molto, molto di più. Non c’è bisogno di dire che Reynolds fosse l’unica scelta possibile per il protagonista data la sua straordinaria capacità di prendersi in giro seriamente mentre recita. Guy buca lo schermo senza neanche impegnarcisi ma il film non è solo questo.

Nel corso degli ultimi anni diversi film hanno avuto come temi della trama i videogiochi ma questo fil racchiude, a parere personale tutto il meglio finora mostrato, c’è il lato comico, quello action e anche quello emotivo. Il film si prende in giro sembrando una caricatura di se stesso per poi stupire lo spettatore con la sua morale.

L’intreccio del dentro e fuori dal gioco rende avvincente la trama andando a prendere spunto dal più celebre Ready Player One in cui i personaggi vivono simultaneamente sia dentro che fuori dal gioco ma non si limita solo a quello, di fatti troviamo, nella costruzione della parte all’interno del videogioco, un forte componente retrò nel modo di esporlo andando un po’ a catturare sia i più giovani che si ritroveranno in quello che vedono sia i più grandicelli che potranno godersi un pezzo di infanzia.

Il film è meno “demenziale” di Pixel (attenzione non è una critica al film Pixel, ma bensì un’inquadratura dal punto del format) ma nemmeno troppo distante da quelle dinamiche che piacciano, all’interno di Free Guy, mediante un attenta visione, si possono notare diversi easter egg, oltre a quelli che la Disney ha voluto mettere palesemente davanti allo spettatore per ricordargli cos’altro può trovare all’interno del proprio catalogo.

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