Quando gastronomia e Lambrusco si incontrano non può che essere amore allo stato puro.

È principalmente rosso rubino, scuro con riflessi brillanti, dal profumo intenso, fruttato con sentori che ricordano anche quelli dell’uva, ma può anche essere amabile, frizzante, chiaro e morbido, dal retrogusto che sa di frutti di bosco e lamponi, lasciando in bocca una sensazione fresca e dolce.

Stiamo parlando del Lambrusco, un vino versatile dal carattere frizzante e dissetante. A tavola il suo senso di naturalezza e freschezza lo rendono un buon compagno di convivialità tra amici, risate e momenti speciali da ricordare.

Un vino che profuma di storia: del vitigno Lambrusco se ne inizia a trovare traccia già al tempo degli Etruschi. Catone, Varrone, Plinio il Vecchio ne fanno da cornice e ne immortalano il sapore lasciando di questo vitigno, originariamente selvatico e poi domestico, testimonianze chiare.

Fino agli anni’60 il Lambrusco, nelle zone storiche di coltivazione era un vino artigianale che veniva imbottigliato con la luna di marzo e fatto rifermentare in bottiglia senza l’eliminazione dei lieviti.

Era venduto sfuso direttamente dal contadino e imbottigliato in casa dal cliente.

Bere un calice di Lambrusco è come bere un nettare sublime e delizioso.

Così come le ricche portate della cucina modenese, succulente ed aromatiche, anche il frizzante Lambrusco si è profondamente radicato nella tradizione enogastronomica modenese dando vita a piacevoli abbinamenti che deliziano il palato. La possibilità di scegliere tra versioni secche e versioni amabili e tra diverse denominazioni, ognuna caratterizzata da particolari note gustative ed olfattive, consentono a questo vino di incontrare i gusti dei più svariati consumatori.

Le uve di Lambrusco sono fragranti, rosse e sono il frutto ideale per dare vita a vini frizzanti, dolci, secchi ed anche rosati. Il nome Lambrusco viene spesso associato all’idea di un vino mediocre, invece è un prodotto inconfondibile, fresco e ricco di bollicine. Il suo aroma fruttato riporta alle note delle violette, mentre il retrogusto è quello dei piccoli frutti di bosco come le fragoline e i lamponi.

La grande ed antica tradizione made in Italy, che si cela dietro la lavorazione di queste uve, è dimostrata dall’elevato numero di riconoscimenti DOC e ITG che il Lambrusco ha acquisito nel corso degli anni.

Grazie al suo basso grado alcolico e al suo sapore fresco e sfizioso, si rivela la scelta ideale per essere consumato in ogni momento della giornata senza il rischio di sentirsi appesantiti. Ideale per accompagnare con gusto e discrezione anche le portate più aromatizzate. Questa varietà vinicola si rivela un vero jolly sulla tavola, adattandosi a diverse circostanze ed eventi: per un brindisi o un aperitivo tra amici, si può optare per un frizzante e delicato Lambrusco rosé, se volete servirlo ai vostri ospiti in accompagnamento a torte, crostate o dolci al cucchiaio, la scelta migliore è un Lambrusco amabile, caratterizzato da un maggior residuo zuccherino e di conseguenza da un sapore più fruttato.

Se avete in programma un secondo di carne o di pesce, potete servire un Lambrusco mantovano: questa varietà D.O.C. – dal colore rosso intenso e il perlage consistente – può essere scelta in versione amabile o secca a seconda del piatto al quale desiderate accompagnarlo. Oltre ad essere adatto all’accompagnamento di diversi piatti, questo tipo di vino è anche alla base della preparazione di diverse ricette tipiche della tradizione emiliana.

Oggi, sono quattro le DOC (oggi DOP) che contrassegnano il Lambrusco d’eccellenza: il Lambrusco di Sorbara, il Salamino di Santa Croce, il Grasparossa di Castelvetro, che hanno avuto il riconoscimento nel 1970, e il Lambrusco di Modena che ha ottenuto l’ambita DOP nel 2009. Chi ama assaporare un gusto fine rimarrà conquistato dal Lambrusco di Sorbara, chi predilige i sapori più intensi ed aromatici non rimarrà deluso dal ricco bouquet del Salamino di Santa Croce e, ancor di più, dal Grasparossa di Castelvetro, in assoluto il più corposo e profumato dei Lambruschi del modenese.

Il Lambrusco è un vino che può essere definito giovane, gioioso, leggero e moderno. E’ il vino emiliano per eccellenza la cui freschezza e versatilità si sposa perfettamente con i piatti tipici della tradizione culinaria di questa terra, soprattutto con le elaborate pietanze a base di carne di maiale (affettati, cotechino, zampone, lesso, stracotto, ecc), ma anche primi piatti ripieni e selezioni di formaggi. Il Lambrusco può accompagnare degnamente anche preparazioni di pesce. E’ consigliabile servirlo fresco.

Negli ultimi anni ha cominciato a venire utilizzato anche nella preparazione di cocktail, miscelato ad altri alcolici e frutta. Il più conosciuto è la “spuma di Lambaroni”, aperitivo a base di Martini Rosso, Campari e succo d’arancia, vincitore del premio Barman Day del 2010.

Per un aperitivo o una merenda ricca di gusto, è l’ideale con Prosciutto di Parma, Salame di Felino, Coppa di Parma o Culatello di Zibello. Immancabile qualche scaglia di Parmigiano Reggiano.

Accompagna bene anche primi piatti emiliani come lasagne o anolini, ma raggiunge il suo massimo in abbinamento a cibi robusti come la carne suina, le salsicce e in generale i bolliti.

Per la sua ampia varietà, ci sono tipologie di Lambrusco che meglio si prestano all’abbinamento con determinati piatti: ad esempio, un Gasparossa è più adatto a piatti di carne, formaggi invecchiati e paste elaborate per via della sua naturale forza tannica, mentre un Sorbara è perfetto per piatti di pesce, salumi o formaggi freschi.

Il Lambrusco viene inoltre utilizzato in cucina anche nella preparazione di piatti, dal risotto alla carne, fino ai dolci.

Ci stiamo avvicinando al Natale e la voglia di circondarsi di affetti diventa più forte, e allora perché non ricordare momenti speciali con un brindisi degno di essere ricordato: un Lambrusco che si accompagna ad un menù ricco di sapori che ben si sposano con questo delizioso nettare.

Partiamo dagli antipasti: se si sceglie il Lambrusco di Sorbara, colore chiaro, gusto sapido e nervoso lo rendono protagonista di piatti con formaggi come il parmigiano reggiano e grana padano fresco; salumi come la coppa piacentina, mortadella, salama da sugo, salume felino, pancetta accompagnati dal gnocco fritto di Modena.

Con il Grasparossa dal gusto più deciso vivace e, dal colore rosso rubino lo rendono adatto ad abbinamenti succulenti con i salumi emiliani: culatello, prosciutto, spalla cotta, fiocchetto accompagnati dalle crescentine.

Se invece preferite scegliere il Lambrusco Salamino di Santa Croce dal colore intenso e carico, gusto equilibrato, giusta armonia e bella sapidità lo rendono adatto da abbinare a formaggi stagionati accompagnati da gnocco fritto e crescentine.

Primi piatti: con un Sorbara, abbinare un buon piatto di tortellini, tagliatelle, lasagne alla bolognese, cappelletti e burlenghi. Con un Grasparossa un’ottimo abbinamento tortellini in brodo, passatelli e cappellacci. Con un Salamino ottimo da bere assieme ad un buon piatto di tagliatelle al ragù, cappelletti in brodo e di burlenghi.

Secondi piatti: se siete indecisi tra Sorbara e Grasparossa l’uno o l’altro avrete fatto comunque un ottima scelta. Entrambi si abbinano bene allo zampone, bolliti di carne mista, cotechino. Se invece scegliete il Salamino di Santa Croce ottimo da abbinare con il cotechino e lenticchie, zampone.

Dolci: la versione amabili di tutte e tre le tipologie di Lambrusco accompagnano i dolci tipici modenesi, come la famosa torta Barozzi, le frappe di carnevale, il budino di uva rossa che si usa fare nel periodo della vendemmia, la torta di riso, la torta di tagliatelle, i tortelli fritto o al forno e il Pane di Natale. Il Grasparossa, bagna la ciambella reggiana e la tipica spongata. Il Salamino si beve sempre insieme alla spongata e al biscione reggiano.

Dulcis in fundo la tavola natalizia si decora di piatti prelibati che esalteranno ancora di più il gusto fresco, giovane e gradevole di questo nettare.

Ecco alcune ricette con vino rosso Lambrusco che allieteranno e renderanno speciale il vostro Natale:

Risotto al vino rosso e salsiccia

Il risotto al vino rosso è una ricetta semplice quanto gustosa. Per una saporita variante è possibile aggiungere anche il radicchio rosso.

Ingredienti:

300 g di riso fino

2 bicchieri di vino rosso

20 g di burro

100 g di salsiccia di maiale

1 lt di brodo di carne (o di dado)

Mezza cipolla

10 cucchiai di Parmigiano Grattugiato

Sale e pepe

Togliete la pelle alla salsiccia e sbriciolatela con una forchetta.

Nel frattempo, a parte, preparate il brodo.

In una pentola mettete il burro, unite la cipolla tritata e fate soffriggere a fuoco dolce. Appena la cipolla sarà diventata trasparente, unite la salsiccia e fatela rosolare per 5 minuti circa. Quando la salsiccia sarà ben colorita aggiungete il riso, alzate la fiamma, e mescolate per un paio di minuti.

Unite i 2 bicchieri di vino rosso e fateli evaporare. Quando il vino sarà evaporato iniziate ad aggiungere, poco alla volta, il brodo bollente portando il riso a cottura.

Unire il formaggio grattugiato mescolando. Lasciar riposare per un paio di minuti e servire con una grattata di pepe nero.

Fonte: Cuoko

Filetto al vino rosso

Per gli amanti della carne una ricetta davvero gustosissima e facile da preparare.

Ingredienti:

400 grammi di Filetto di manzo

1 Scalogno

4 cucchiai di Lambrusco

4 cucchiai di Aceto balsamico

2 pizzichi di Sale

4 pizzichi di Pepe nero, In grani

2 cucchiai di Olio extravergine d’oliva

Saliamo e pepiamo i filetti di manzo da entrambi i lati. Scaldiamo una padella con due cucchiai d’olio e scottiamo la carne 4 minuti per parte.

Togliamo la carne dal fuoco e nella stessa padella facciamo appassire lo scalogno tagliato a velo, aggiungiamo il vino e l’aceto balsamico. Facciamo ridurre fino ad ottenere una salsina piuttosto densa.

Rimettiamo il filetto in padella con la salsa prima di servire in modo da permettere alla carne di insaporirsi.

Fonte: World Recipes Expo

Riduzione di vino rosso

Come preparare una salsa saporita per le vostre verdure, carne e pesce.

Ingredienti:

500 ml di Lambrusco

300 ml di brodo di carne o brodo vegetale

50 g di burro

30 g di farina

1 cipolla bianca

Alloro, timo, sale

Prendete il burro dal frigorifero e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente. Intanto, pulite e tagliate finemente la cipolla e setacciate la farina. Ponete 30 g di burro in un tegame insieme alla cipolla e fatelo sciogliere a fuoco bassissimo. Mescolate di tanto in tanto il burro nel tegame per far sì che non si attacchi e non bruci.

Dopo qualche minuto aggiungete il vino rosso, il timo e l’alloro e aggiustate di sale. Alzate la fiamma per far evaporare l’alcol del vino rosso e lasciate cuocere a fuoco alto.

Unite alla farina i 20 g di burro rimanenti. Aggiungete nel tegame il brodo vegetale o di carne e, quindi, anche il burro e la farina che avete amalgamato.

Lasciate cuocere la salsa fino a quando non si sarà ridotta di circa 2/3 rispetto alla quantità iniziale.

Una volta ottenuto un composto denso e cremoso spegnete il fuoco e filtrate la salsa con un colino per eliminare eventuali grumi.

Fonte: Tecnichef

Torta al vino rosso

Una torta al cioccolato umida e davvero gustosa. Da provare!

Ingredienti:

60 gr di cacao amaro

300 gr di zucchero

200 gr di burro

150 ml di vino rosso

4 uova

150 gr di farina 00

1 bustina di lievito per dolci

1 pizzico di sale 50 gr di cioccolato fondente

Mettete in un pentolino il cacao, il burro, lo zucchero e il vino ed un pizzico di sale. Cuocete a fuoco basso fino ad ottenere una crema. Mettete da parte 150 gr della crema ottenuta e versare la restante in un’ampia ciotola. Aggiungete le uova una per volta, montando per far assorbire ognuna prima di mettere la successiva, poi unite la farina, il cioccolato tritato ed il lievito.

Lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Versate l’impasto in una teglia imburrata ed infarinata, poi infornate la torta al vino rosso in forno già caldo a 160° e cuocete per 30 minuti circa. Sfornate e lasciate raffreddare.

Una volta che il dolce si sarà raffreddato praticate dei tagli sulla superficie della torta e versate la glassa.

Fonte: Misya

Pere cotte al vino rosso

Le pere cotte al vino rosso sono un dolce delicato e dal sapore speziato, di quelli che preparavano le nonne nei periodi più freddi.

Far bollire il vino rosso con zucchero ed acqua in una casseruola, poi aggiungervi anice stellato, chiodi di garofano e cardamomo schiacciato. Alcuni minuti dopo immergetevi le pere pulite e sbucciate, facendole cuocere per circa 10-15 minuti. A cottura ultimata, filtrate il liquido e fatelo ridurre in un pentolino, per poi servirlo sulle pere cotte.

Non vi resta che gustare in buona compagnia questo vino sublime per un brindisi di Natale ricco di emozioni.

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