Come ci sentiremmo se ci capitasse di leggere una simile introduzione in una qualsiasi rispettabile rivista internazionale? Facile a dirsi: basterebbe leggere l’articolo pubblicato l’8 settembre 2020 dal Guardian, o le risposte date a nove filosofi sulla rivista online Daily Nous. Esiste dal Febbraio 2019 un’Intelligenza Artificiale (AI) capace di indovinare una terminazione logica per una frase ideata da un essere umano. Questo prodigio dell’informatica si chiama GPT-2 (Generative Pretrained Transformer 2) ed è stato creato dall’azienda statunitense OpenAI, che vanta fra i suoi fondatori l’iconico business magnate Elon Musk. È presto per affezionarsi: l’Intelligenza GPT-2 è stata già dirottata verso il pensionamento dalla sua ultima versione aggiornata, GPT-3. Dopo un solo salto generazionale, GPT-3 è già capace non solo di concludere frasi logicamente, ma di creare interi testi originali come saggi, traduzioni e risposte a domande. È persino capace di condurre conversazioni con persone reali sui social. Nonostante l’impressione di star vivendo una realtà descritta da un romanzo di Douglas Adams sia forte, occorre tener presente che, oltre al celeberrimo “Turing test” ideato dall’omonimo Alan Turing nel 1950, il primo programma per computer capace di tenere una conversazione con un umano è stato creato nel 1966. Vista da questa prospettiva, l’idea che GPT-3 possa non essere così fantascientifico sembra più accettabile. Non solo: il 25 Marzo scorso è stato annunciato pubblicamente sul sito di OpenAI che GPT-3 viene ormai utilizzato da più di 300 applicazioni nel mondo, nonché da migliaia di sviluppatori. Fremete dalla voglia di poter concorre in una gara di scrittura con l’ultima frontiera delle Intelligenze Artificiali? Niente panico: benché GPT-3 non sia ancora alla portata di tutti, è possibile rendersi conto delle sue capacità grazie ad un semplice test di 50 domande. Quanto siamo capaci di distinguere una foto, un’opera d’arte, un brano musicale o persino un meme creato da un’AI oppure da un essere umano in carne ed ossa? Io il test l’ho fatto, così come l’ha fatto il giornalista Riccardo Luna che ne parla in un suo articolo per la Repubblica: il risultato è molto meno prevedibile di quanto ci si aspetti.
Link al Guardian: https://www.theguardian.com/commentisfree/2020/sep/08/robot-wrote-this-article-gpt-3?CMP=twt_gu&utm_source=Twitter&utm_medium#Echobox=1599623657
Link al Daily Nous: https://dailynous.com/2020/07/30/philosophers-gpt-3/#gpt3replies
Link all’articolo di Riccardo Luna: https://www.repubblica.it/dossier/stazione-futuro-riccardo-luna/2021/03/31/news/sapresti_distinguere_un_essere_umano_o_un_oggeto_creato_da_una_intelligenza_artificiale_no-294453758/
Link al test di 50 domande: https://tidiosurveys.typeform.com/to/Qhh2ILd0