Era il “re di Hollywood” e adesso è uno stupratore confermato. Con oltre 100 accuse alle spalle, l produttore, 67 anni, andrà incontro a una pena da cinque a 25 anni di reclusione e fino a quattro anni di libertà condizionata dopo esser stato riconosciuto colpevole a New York di due capi di imputazione: atto sessuale criminale di primo grado e stupro di terzo grado. Secondo il procuratore di New York Cyrus Vance Jr., che ha convalidato quanto dichiarato, ha commentato: «È un nuovo giorno per le coraggiose donne che hanno denunciato Weinstein. Abbiamo un debito di riconoscenza nei vostri confronti».
Ma la storia non finisce qui. Tra tutte le accuse, Weinstein è stato ritenuto non colpevole da altre tre imputazioni tra cui una gravissima: atto sessuale criminale predatorio, la quale lo avrebbe condotto direttamente sulla strada dell’ergastolo. Gli avvocati non sono bastati; la richiesta di infermità mentale e la buona condotta dimostrata nelle settimane del processo non hanno avuto alcun frutto in sede di giudizio. Weinstein attenderà in prigione la sentenza che il giudice Jason Burke ha fissato per l’11 marzo.
A quanto pare, sembra che giustizia è stata fatta. Ci troviamo di fronte a momento importante per le donne e per il movimento #MeToo.
