Impressionisti segreti : Palazzo Bonaparte celebra così la sua apertura.

Nel cuore di Roma , oltrepassando il Colosseo e con una strepitosa vista su Piazza Venezia e Via del Corso spicca Palazzo Bonaparte, opera dell’ architetto Giovanni Antonio De Rossi il quale lavorò su incarico dei marchesi d’Aste.

Nel 1818 la proprietà fu rilevata dalla madre di Napoleone, Maria Letizia Ramolino, ed è proprio nel primo piano del palazzo, il così detto piano Nobile , dove la signora visse che è stata allestita la mostra .

L’ edificio apre le porte per la prima volta ad oltre 50 opere selezionate da collezioni private, queste quasi mai viste .

I pittori d’ oltralpe dei quali sono esposte le tele sono : Monet , Renoire, Cézanne, Pissarro, Sisley , Calliebotte, Morisot , Gonzalès, Gauguin, Signac , Van Rysselberghe e Cross.

Siamo nel primo piano del palazzo , le meravigliose finestre con timpano curvo ornato da conchiglie si alternano alle tele , illuminate da una perfetta luce che mette in risalto ogni particolare ed allo stesso tempo crea un atmosfera fatata , alzando gli occhi al soffitto possiamo notare come le sale dell’ appartamento nobile siano interamente ornate da affreschi settecenteschi .

Dalla prima sala siamo immersi nella realtà di questi artisti ribelli , i pittori impressionisti infatti adottano un nuovo linguaggio caratterizzato da paesaggi riprodotti all’ aria aperta ; vita quotidiana; effetti della luce che rendono l’ immagine chiara e luminosa e il continuo; gli effetti della luce sui soggetti e la frammentazione della pennellata in piccole virgole accostate per tradurre al meglio le vibrazioni atmosferiche .

Vasti spazi aperti , un cavalletto e i colori che vengono mescolati direttamente sulla tela questi sono gli ingredienti per un dipinto impressionista .

Già Pissarro , così come Sisley nei suoi paesaggi innevati , affermano e rendono concreto questo nuovo concetto di pittura all’ aria aperta con lo scopo di catturare nel dipinto l’ aria e la luce ,affermano infatti: “seguo la natura senza poterla mai afferrare”.

Seppur più enigmatico Cèzanne si avvicina a Pissarro , anche lui infatti disegna con il colore e porta la sua attenzione tutta sui contrasti ed i rapporti tonali .

Il più impressionista è sicuramente Monet che , nel 1874 faceva già parte di un gruppo di artisti in rivolta contro il gusto ufficiale .

Diverse sono le sue tele esposte , con caratteristiche prettamente riconducibili a questo movimento egli si specializzò e studiò molto la riproduzione della luce sui riflessi dell’ acqua, era attratto dalla natura così mutevole la quale non poteva mai essere rappresentata due volte nello stesso modo .

L’ impressionista si siede sulla riva di un fiume ed osserva ciò che lo circonda , si immerge nella quotidianità.

Ad allontanarsi leggermente dall’ impressionismo più “tipico” sono invece Gauguin e Renoire .

Il primo contrappone la libertà espressiva al progresso , sono evidenti le cromie nette dei colori primari e l’ influenza degli influssi giapponesizzanti che a finne 1800 erano molto in voga , inoltre egli non tiene conto della prospettiva .

Renoire seppur affetto da artrite , continuava a dipingere legandosi i pennelli a i polsi , le sue tele rappresentano per lo più persone soprattutto fanciulle all’ aria aperta , ed è proprio per questo uso dei temi classici che si allontana dall’ impressionismo.

La mostra è stata inaugurata da pochi giorni e sarà in esposizione fino all’ otto di marzo , è un’ esperienza per tutti proprio grazie all’ accompagnamento dell’ audioguida con spiegazioni breve e concise che rendono il percorso assolutamente piacevole . Per questo motivo tutto il gotha dell’ espressionismo può essere apprezzato da tutti , esperti , curiosi , studenti e addirittura scolaresche.

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