David Macey, nel 1994, lo definì «lo psicanalista più controverso dai tempi di Freud», e in effetti si può ben sostenere che Jacques Lacan abbia avuto un simile peso. Il filosofo e psichiatra francese, seguendo le orme proprio di quel padre della corrente da lui seguita, è riuscito a innovare la stessa e porre quelle che oggi sono considerate le moderne basi della psicanalisi clinica e della filosofia sociale.
Oggi alla stregua di uno standard, l’opera di Lacan è studiata nelle facoltà universitarie, tra gli scaffali delle biblioteche accanto ai classici “maestri del sospetto” e ai più recenti strutturalisti. In Italia ne raccoglie e organizza le carte l’Istituto freudiano, direttamente collegato a quell’ambiente francofono al cui sviluppo Lacan contribuì.
Il presidente dell’Istituto, Antonio di Ciaccia, è curatore e traduttore dell’opera di Lacan in Italia. A Roma, dalle ore 18 di lunedì 5 novembre, Di Ciaccia racconterà al pubblico il suo personale incontro con lo psicanalista francese, approfondendo al contempo i temi, i concetti e i significati che permeano l’opera dello studioso.
Un evento unico e accogliente che avrà luogo nella pittoresca cornice di San Lorenzo, presso il locale Underdog’s in Via dei Sabelli, 17. Un fresco e autunnale pomeriggio romano che scorrerà all’insegna della filosofia e dello studio della mente umana, seguito da aperitivo. La prenotazione all’evento, gratuita, è disponibile sul sito istitutofreudiano.it.
