Gli chiedo un appuntamento di persona per un’intervista, seppur con le mille precauzioni prescritte dai vari decreti, per cercare di scoprire un suo trucco! Vedendo nei miei occhi il ragazzino incantato (di 50 anni fa!), mi promette che, tra una risposta e l’altra, mi svelerà qualcosa… Americo Rocchi, ciociaro, docente di musica presso l’I.C. Egnazio Danti di Tecchiena, musicista e illusionista. “Jarry”, questo è il suo nome d’arte, non è un semplice mago ma, si potrebbe definire come un mago 2.0, che non si limita a giochi storicamente praticati dai suoi celebri maestri (a esempio Vinicio Raimondi, Silvan, o Toni Binarelli), ma coinvolge il pubblico con esibizioni che sollecitano, e solleticano, lo spettatore sotto diversi aspetti, primo fra tutti quello psico-emozionale. (Comincia il gioco di cui mi svelerà il trucco, non sto nella pelle! Mi mostra un foulard e, mentre mi fa proferire strane parole, lo fa sparire misteriosamente nella sua mano)
Come ha incontrato l’arte della magia?
“Penso che sia stata la magia a scoprire me! In età tenerissima mi sedevo sullo sgabello di mio padre con in mano delle palline e lui restava sconvolto quando le stesse sparivano, pensando che le ingerissi. Avevo 3 o 4 anni e già imitavo Silvan nei gesti, nelle parole, nelle movenze. Più in là con l’età, la magia mi ha sostenuto psicologicamente, avevo problemi di salute… E mi ha aiutato a crescere, soprattutto nei rapporti con il prossimo, rappresentato inizialmente da un parente o un amico e, poi, da un pubblico sempre più numeroso. Infatti la magia non è il gesto tecnico in sé ma racchiude il carattere, la personalità e la sensibilità dell’artista, uniti per creare l’emozione nello spettatore, il vero valore aggiunto di qualunque arte. (Nel dirmi che prima avevo proferito le parole sbagliate, nella sua mano riappare, anziché il foulard, un …uovo!)”
Come si è evoluta la sua magia nel corso degli anni?
“Partito da carte, palline e tortore (che, rassicuro gli animalisti, sono da me trattate benissimo e, a volte, penso che si divertano anche loro!), ora preferisco entrare in empatia con il pubblico, manipolando sottilmente la mente e creando, soprattutto, emozioni. Poi, tra un gioco e l’altro inserisco dei brani di jazz da me suonati al pianoforte. La musica è l’altra mia grande passione, oltre che il mio lavoro principale. (Mi rivela il trucco! L’uovo è dotato di un evidente buchino nel quale, a suo dire, nasconde il foulard con un semplice gesto nascosto della mano…)”
L’arte del mago Rocchi si è sviluppata soprattutto lungo la linea della comunicazione. Più sono i media (intesi come veicolo del messaggio), maggiori sono le emozioni che il pubblico prova. Lo stupore per la sparizione/creazione, le ammalianti note del pianoforte che si spingono fino allo swing, la comicità di alcune situazioni, le parole affabulatrici dell’artista sono armi di distrazioni che, tutte insieme, concorrono a regalare al pubblico momenti di sano rilassamento. Con “Morrittissimo”, il suo primo libro, inizia l’attività di divulgatore…
“Sì, esattamente, e in particolare sviluppo il tema della prestidigitazione delle monete, spostandole, creandole, facendole sparire all’occorrenza. Giochi che, abbinati a sofisticati mentalismi e musiche accattivanti, creano la vera magia degli spettacoli. (Mi chiede di provare il gioco, ora che conosco il trucco…)”
A proposito di spettacoli e di progetti…
“Il lockdown, se da una parte ha bloccato tutti gli spettacoli in programma, dall’altra ha favorito la realizzazione di libri e pubblicazioni. Recente è la collaborazione con Sergio Starman, attuale campione del mondo di magia, con il quale sto producendo una trilogia dell’impossibile, realizzata con le monete e con un nuovo modo di intendere l’illusionismo, il metodo “Rock”. Scrivendo libri, riesco in qualche modo a evadere dai vincoli imposti dai decreti di chiusura, fantasticando su nuove ed emozionanti magie (“escapologia legale” NdR). (Provo a infilare con una sola mano il foulard nell’uovo ma, dopo vani tentativi, desisto, chiedendogli aiuto)”
Magia e Ciociaria, al di là della rima, hanno punti di contatto?
“Presiedo il Club Magico Italiano di Frosinone, la scuola di magia più importante e diffusa in Italia. Sono tanti i giovani che partecipano alle lezioni, alle quali intervengono, in qualità di docenti, i più famosi maghi nazionali e internazionali. Uno dei più assidui è Raul Cremona, uno dei maggiori interpreti della magia umoristica nonché mio caro amico. (Ci riprova lui, a infilare il foulard nell’uovo e… ma… riappare magicamente un uovo integro, che rivela, rotto da Rocchi, tuorlo e albume! Magia!)”
Quanto differente è la sua bacchetta da quella che usava la mia maestra per indurmi a “fare il buono”?
“Non le nascondo che i miei ragazzi seguono le lezioni sempre con una particolare attenzione, aspettando forse l’uscita del coniglio dal registro, ma, indubbiamente, è la musica il vero oggetto del mio insegnamento. (Nel frattempo il mago ricompone l’uovo rotto e mi viene il dubbio che la magia non sia solo illusione…)”
Si congeda così Americo Rocchi, mago di magia, di musica e… di economia! Infatti è l’unico in Italia che, pur creando moneta, non fa aumentare l’inflazione…