La galleria comunale di arte moderna di Roma apre le porte ad una riflessione sulla figura femminile e sugli artisti che l’ hanno rappresentata , come erano questi influenzati dal periodo storico a cui appartenevano ?
Come la raffigurazione del corpo nudo umano ha subito molte variazioni, e come in ogni epoca sia stato possibile conciliare l’ espressività dell’ artista con il gusto del tempo .
La mostra, disposta su due piani, è suddivisa in diverse sezioni appartenenti ognuna ad un periodo storico , andando così a mostrare quanto gli artisti fossero influenzati dalla cultura, dalla politica e dalla filosofia del tempo . Con l’ arte veniva involontariamente ( o meno ) evidenziato l’ ininterrotto permutare della società e con esso le conquiste e le sconfitte delle donne .
-AMORE SACRO E AMORE PROFANO
In campo artistico, così come nel campo letterario, all’ ideale della donna angelo si affianca l’ ideale estetico decadentista. L’ artista solitario e il forte individualismo si contrappongono al positivismo ed al naturalismo.
La nuova incarnazione della donna è perfettamente rispecchiata da dipinti come La sultana ( 1913 Innocenti) in cui la donna “vampiro” è rappresentato come essere spregiudicato e distruttivo.
La Femme fatale sconvolge così la società maschilista con un modello di donna indipendente in grado di elevare il suo status sociale ed intellettuale.
-IL CORPO NUDO
Il corpo della donna nella sua armonia incarna la poetica degli artisti .
Assumendo diverse funzioni per diverse epoche : nell’ ottocento la divisione tra tradizionalisti ed innovatori scaturiva due visioni divergenti – da un lato la perfezione fisica , dall’ altro – il realismo anatomico.
Arturo Dazzi NUDO DI DONNA 1926
Nel novecento , con l’ invenzione della fotografia si diffuse l’ idea di raffigurare il corpo in modo più naturalistico .
Il corpo femminile inizialmente si dichiara disponibile come oggetto di pittura e scultura , finche qualcosa cambia . Nell’ arte più contemporanea la donna vuole il riscatto , vuole mostrarsi ed affermare la piena emancipazione acquisita. Un corpo che racchiude pulsioni , desideri e fragilità.
-SGUARDI DELL’ ANIMA
Lo sguardo lega chi ritrae e chi del ritratto è oggetto , in arte subito ci fa pensare al ritratto finché, nel 900 ,quest’ idea viene sostituita e resa ancor più realistica dall’ irruzione della fotografia nel campo artistico .
Per mezzo della forza visiva dello sguardo l’ artista ruba alle donne ritratte i sentimenti provati in un istante fuggevole immortalandoli per sempre in un attimo che non muta e diventa eterno .
(Lione , VIOLETTE 1913)
-MOGLI E MADRI
Durante la prima guerra mondiale le donne sostituiscono gli uomini partiti per il fronte nel lavoro dimostrano cosi la parità , ora sanno ciò che valgono e vogliono il loro riscatto sociale , ma il ruolo della donna resta in bilico tra l’ acquisita consapevolezza di sé e i richiami del ritorno all’ ordine .
Con l’ avvento del fascismo e l’ istituzione dei “ Fasci Femminili” la donna torna ad essere vista solamente come madre , donna del focolare , il suo destino primario era quello della maternità ( all’ epoca finalizzato a preservare la razza Italica) , ma l’ ambivalenza del ventennio portò accanto all’ immagine della donna prolifica quello di “donna nuova” l’ arte apre così alle giovani italiane dei varchi per la riflessione sull’ emancipazione.
-IDENTITà INQUIETA
“ Donna non si nasce , lo si diventa”.
La trasformazione del tessuto sociale ha portato un vento di novità anche nell’ arte ,soprattutto sotto il punto di vista iconografico , cioè degli elementi compositivi dell’ opera colti nel loro valore simbolico . Un esempio è il dipinto di Casorati ( Susanna 1929) in cui, la donna nuda ben illuminata diviene nel dipinto espressione di incomunicabilità .
Spesso le donne vengono ritratte mentre leggono o allo specchio come fosse una ricerca
identitaria come se fossero finalmente pronte ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé .
Le “Guerrilla girls “ (artisti attivisti femministi) in anonimato concentrano la loro attenzione sui problemi e sulle disuguaglianze sociali in campo artistico affermano che ad oggi “ le donne devono essere nude per entrare nei musei “.
È da sempre evidente nel mondo dell’ arte il divario tra artisti maschi in confronto alle donne , queste a volte entrano nel museo solamente ritratte appunto come oggetto . Basti pensare alla pittura e alla scultura di tutti i periodi , la mostra vuole evidenziare le incrinature scaturite dai cambiamenti sociali soprattutto nel XX secolo.