Perché, durante una visita turistica, bisogna limitarsi a sentirsi semplicemente ospiti di un luogo, quando si può essere protagonisti? Questa è l’idea alla base di Marchecraft, aggregatore di attività artigianali marchigiane con uno scopo ambizioso: far conoscere la Regione Marche attraverso le eccellenze manifatturiere, legate per vocazione non solo al settore del commercio, ma anche a quello del turismo.
Marchecraft.com è un marketplace, un portale nato per scoprire gli artigiani delle Marche, che offre pacchetti esperienziali e propone una concezione nuova di attività vacanziera, in cui il valore aggiunto viene dato dal coinvolgimento di tutti gli attori che prendono parte alla vacanza.
Al turista viene offerta la possibilità di conoscere e scoprire delle eccellenze, entrando in contatto con la comunità locale, i rituali e la tradizione.
Conoscere l’artigiano e i suoi prodotti, infatti, vuol dire conoscere il suo lavoro; per il turista ciò significa poter viaggiare e allo stesso tempo partecipare alla creazione di un tesoro fatto a mano, da condividere.
La ricerca di qualcosa che sia artigianalmente significativo, con un aspetto artistico che emerga e trascenda la mera tecnica, è ciò che ha mosso Valeria Tanucci ed altre 7 donne tornate a Force, il loro paese d’origine, a fondare l’Associazione “Terra Vita”, con cui aderire a MarcheCraft, avviando il laboratorio di coworking ForceCraft.
Tra le varie attività proposte, spicca, per originalità e qualità, il laboratorio con tappa al Museo Ramai di Force, in provincia di Ascoli Piceno, dove tutti, anche bambini e ragazzi, possono non soltanto ammirare i manufatti della tradizione, ma anche imparare i rudimenti e i segreti del mestiere d’artigiano del rame.
Per accedere a questo mondo affascinante, basta collegarsi alla piattaforma e scegliere la propria destinazione, a seconda della provincia che si preferisce visitare, oppure della tipologia di attività che si intende scoprire.
Un’occasione unica per Force e la sua eccellenza, la lavorazione del rame, che si è inserita a pieno titolo in questo circuito d’élite, con il suo spazio dedicato alle attività didattiche, che ha riscosso da subito un notevole successo.
Il Museo Ramai di Force ha un suo primo antecedente importante nella “Mostra del rame e del ferro battuto”, che si svolgeva nei mesi estivi a partire dall’anno 1969, mentre la struttura museale, attualmente conosciuta ed apprezzata, è stata aperta alla fine del 2005, in quelli che sono i locali sotterranei dell’antico Palazzo Canestrari.
All’interno del Museo sono ricostruiti i luoghi di lavorazione del rame, dalla fonderia alla bottega artigiana, e la collezione attualmente presente comprende le principali produzioni dell’artigianato del rame forcese che consistono soprattutto in oggetti di uso domestico: pentole, tegami, attrezzi e i particolarissimi e complicati alambicchi (tamburlà in dialetto piceno), destinati ad ospitare il mistrà, liquore tipico ottenuto a partire dal vino, attraverso un processo di distillazione.
Per l’alto grado di conducibilità termica e per l’elevata resistenza alla corrosione, caratteristiche proprie del rame, numerosi sono gli oggetti prodotti destinati alla cottura dei cibi, ma per la grande malleabilità che caratterizza questo elemento, le sue applicazioni sono note anche nel settore della gioielleria; così, i visitatori che vogliono mettersi all’opera hanno davvero una vasta scelta per provare le loro abilità.
Nello SpazioLab del Museo Ramai di Force è possibile partecipare alle attività didattiche dedicate ai giovanissimi, organizzate con l’intento di far conoscere la propria storia e la particolarità dei propri manufatti. Con il percorso “Cu quadro”, dedicato alla fascia d’età compresa tra i 3 e i 12 anni, è possibile frequentare un workshop dedicato alla manipolazione, partendo da una lastrina di rame. Il laboratorio guiderà i bambini alla scoperta di questo materiale oggi poco conosciuto, tra osservazione e sperimentazione: un modo per fare esperienza attraverso un percorso immersivo e nello stesso tempo diventare artigiano, “praticando” un sapere.
A partire dai 6 anni, invece, si può partecipare al laboratorio “La leggenda di Boro”: un gioco di scoperta del Museo, del rame e del paese dei ramai, seguendo le tracce di Boro, un vecchio zingaro che, secondo la leggenda, ha introdotto a Force la lavorazione del rame.
E per i ragazzi più grandi e gli adulti? Tramite Marchecraft, si può prenotare la propria partecipazione al workshop di gioielli in rame tenuto da Mara Liverotti. Come artigiana è nata lavorando l’oro, si è formata alla scuola d’arte orafa “Arti e Mestieri” di Vicenza e ha collaborato con diversi laboratori di oreficeria, prima di decidere, da vera marchigiana, di ritornare nella sua amata terra. Con la sua guida, partendo da un filo o da una lamina, si potranno creare piccoli capolavori da esibire.
Per godere di simili esperienze non c’è bisogno di aspettare la nuova estate: in ogni momento dell’anno, infatti, è possibile riscoprire luoghi incantevoli come Force, uno dei borghi più belli d’Italia, da vivere non in platea, ma sotto i riflettori, creando, giocando e riscoprendo un’arte nobile ed antica, senza tempo.