I bambini e i ragazzi, si sa, sono affascinati dalle storie dell’antico Egitto, dai personaggi emblematici, dal mistero dei geroglifici e dalla grandezza e imponenza delle piramidi e delle sfingi.
In quarta elementare cominciano a scoprire quel mondo lontano che custodisce storie e segreti e proprio ai bambini dai 9 anni si rivolge il libro “James e lo sguardo del gigante”, edito da Lapis e scritto da Lorenza Cingoli e Martina Forti.
Tra le rovine dell’antico Egitto, la voce narrante di un ragazzo porta a vivere un’avventura con l’archeologo Giovanni Belzoni, “il gigante nella terra dei Faraoni”, considerato ancora oggi uno dei più illustri egittologi al mondo. Questo libro è ispirato alla sua straordinaria vita. Gran parte dei protagonisti di questa storia sono esistiti realmente, così come sono vere le imprese archeologiche citate nel racconto. Egitto, 1815. James Curtin, orfano irlandese di 15 anni, parte alla volta dell’Egitto come domestico di Giovanni Belzoni, esploratore e avventuriero e di sua moglie Sarah. Belzoni decide di buttarsi a capofitto in una mission impossible archeologica: recuperare un enorme busto di granito che nessuno fino a quel momento era riuscito a tirar fuori dalla sabbia, nemmeno gli uomini di Napoleone. Grazie a quel padovano alto due metri, con la barba rossa, una forza erculea e il turbante ben piazzato sulla testa, James, con lo stupore che si prova di fronte a un passato leggendario, sarà trascinato in tombe e cunicoli, accampamenti e città, alla ricerca di reperti archeologici. Necropoli labirintiche, templi in rovina soffocati dalla sabbia, il linguaggio indecifrabile dei geroglifici, infiammano la curiosità del ragazzo che, nonostante le sue paure e gli imprevisti, sarà di grande aiuto per il successo della missione.
Solo due anni fa, la città d’origine di Belzoni gli aveva dedicato una mostra monotematica. In particolare, l’esposizione “L’Egitto di Belzoni” era stata realizzata in occasione del bicentenario del rientro a Padova del Belzoni, dopo i tre viaggi compiuti agli inizi dell’Ottocento appunto lungo il Nilo. Il padovano che ha ispirato George Lucas nella creazione di Indiana Jones è stato l’esploratore più importante e meno ricordato del XIX secolo, protagonista di una vita straordinaria e avventurosa poco conosciuta in Italia. In questa importante mostra, la città di Padova rende omaggio alle sue gesta con un’esperienza che ripercorre i suoi viaggi tra le piramidi: l’occasione giusta per poter scrivere il nome di Belzoni tra le pagine della storia. L’Egitto prende corpo davanti agli occhi del visitatore: la sensazione di addentrarsi in cunicoli realizzati millenni addietro, di farsi strada al buio, di accamparsi all’interno di tombe e lottare con la sabbia negli occhi, a temperature asfissianti, fa sì che l’Egitto di Belzoni diventi per il visitatore un’avventura realistica. Sono presenti oggetti recuperati personalmente da Belzoni o da Drovetti, Salt e Ricci, figure che lo hanno accompagnato in diverse esplorazioni, oltre a prestigiosi pezzi provenienti da musei italiani e stranieri.
Le autrici sono davvero in grado di far appassionare i più piccoli, anche se la lettura è consigliata anche ai grandi! In particolare, Lorenza Cingoli ha fatto la giornalista, la ricercatrice e la ghost writer. In seguito ha iniziato a lavorare in televisione come autrice. Per anni ha scritto trasmissioni per bambini di grande successo come “L’albero Azzurro” e la “Melevisione”.