LOL 2 – Chi ride è fuori La recensione

Dopo che la prima stagione è stata un successostraordinario, fuori da ogni controllo e/o aspettativa che non si è limitato alle sole puntate ma ha invaso la nostra cultura mediante meme, tormentoni e clip. Insomma, all’annuncio del ritorno di LOL il primo pensiero è stato quello che per fare il bis di successo ci sarebbe voluto, probabilmente, un miracolo. Che, difatto, non è completamente arrivato, nonostante tutta la buona volontà del cast.

Il format è sempre lo stesso: 10 comici chiusi in una stanza-teatro, per 6 ore. Vietato ridere, mentre qualsiasi cosa possa scatenare la risata di uno degli altri è permessa. 100.000 euro in palio che verrano devoluti dal vincitore in beneficienza. Fuori dalla stanza c’è la Control Room, dove finisce chi viene eliminato e dove sta l’host della trasmissione, che controlla tutto attraverso degli schermi, potendo anche disturbare i comici premendo dei tasti che attivano compiti e sfide.

Se la prima stagione poteva contare su nomi importanti come Lillo o Angelo Pintus, vero e proprio riempitore di teatri e arene, questa seconda incarnazione di LOL – Chi ride è fuori ha fatto un gigantesco balzo in avanti, coinvolgendo Virginia Raffaele, il Mago Forest, Maccio Capatonda e persino Corrado Guzzanti, vera e propria leggenda della comicità, sia per chi ne fruisce che per chi la fa, e infatti la sua entrata è stata tenuta per ultima, con letteralmente tutto il resto dei concorrenti che si è inchinato al messia del sorriso. Tutto ciò non ha fatto che innalzare le aspettative per questa stagione.

A completare il cast troviamo Maria Di Biase, la coppia sia artistica che nella vita vera Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli, la webstar Tess Masazza, l’ex di Amici di Maria de Filippi e ormai comica-attrice Diana del Bufalo e per finire Max Angioni, giovane comico arrivato da Italia’s Got Talent e con l’ultima edizione di Zelig alle spalle.

Innanzitutto i comici questa volta sono stati molto più ordinati, spesso seduti in cerchio, tutti concentrati su un altro concorrente, che fosse impegnato in un numero o semplicemente avesse attirato a sé l’intenzione. I momenti di puro caos con il cast sparso per il teatro e la casualità delle situazioni che permeavano durante quasi tutta la prima stagione praticamente non esistono.

I famosi tasti della console che possono essere premuti da Fedez, che ritorna come conduttore, facendo il suo come durante la prima stagione coadivato da Frank Matano, ex concorrente e qui in veste di co-conduttore al posto di Mara Maionchi, nel primo LOL

servivano per rimettere ordine, qui praticamente sempre per accendere i concorrenti durante i momenti di bassa partecipazione.

I pezzi preparati dai concorrenti sono stati tutti messi in ordine in maniera molto metodica, come durante l’esibizione di uno spettacolo, in cui i vari figuranti si cambiano il palco. Sapendo di dover resistere 6 ore senza ridere si sono fatti dei calcoli, anche per risparmiare le forze. Sono tutti molto più consapevoli e questo ha tolto molta naturalezza alle situazioni, cosa che era probabilmente il vero punto forte del primo LOL.

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