Pittore , ceramista e scultore argentino di nascita e fondatore del movimento spazialista.
Era il 1946 a Benos Aires, in Argentina Lucio Fontana ideava il primo testo teorico alla base della nascita dello Spazialismo , il così detto “MANIFESTO BLANCO” risultato dei principi del movimento.
In questo manifesto viene evidenziato il superamento dell’ arte fino ad allora concepita inserendo le dimensioni del tempo e dello spazio.
Erano gli anni 40 quando in Italia l’ arte mostra un novo interesse, quello verso la scienza e la tecnologia traendone una nuova idea cioè che queste sono indiscindibilmente collegate.
I maggior esponenti del movimento oltre il più noto Fontana sono : Enrico Castellani, Roberto Crippa e Cesare Paverelli il quale rielaborò inoltre il surrealismo in maniera personalissima.
La loro attenzione è tutta rivolta alla ricerca scientifica, alla diffusione della radio , della televisione.
La priorità di questi pittori non è l’ immagine in sé, vogliono affrontare attraverso l’ arte il problema della percezione onnicomprensiva dello SPAZIO, inteso come somma delle categorie assolute di Tempo, Direzione ,Suono ,Luce.
Il rivoluzionario gesto di Fontana di bucare la tela crea un continuum tra spazio (tela tagliata ) e tempo (gesto di tagliare).
Questo è un nuovo modo di interagire con spazio e tempo anche rispetto ai futuristi . Lui indaga la quarta dimensione .
“ Il risultato delle sue ricerche è perfettamente visibile in Concetto Spaziale – Attesa, unico taglio al centro di una tela di seta dipinta di bianco”.
“In concomitanza con l’ uomo sulla luna in quest’ opera traspare lo sfrenato entusiasmo dell’ artista per l’ incommensurabilità dello spazio come entità infinita e promessa di avventura in un luogo sconfinato ed inesplorato.”
Inconcepibile caos, fine della figurazione, nulla.