Il primo giorno dell’anno è stato distribuito nelle sale italiano Resurections, il nuovo film della saga di Matrix, a ben 18 anni di distanza dall’uscita in sala del precedente capitolo. Ora, tolta l’emozione inziale di rivivere le emozioni che Matrix ci aveva donato ai tempi, dentro ognuno di noi è nata anche la paura che potesse essere, come in tante occasioni è già successo, soltanto un film per fare soldi andando però a perdere l’essenza stessa del titolo.
Iniziamo dal principio, rispetto alla prima trilogia questa volta alla regia c’è solo Lana Wachowski, che cerca di dare un senso a cosa sia successo dopo gli eventi che noi conosciamo. Inizialmente, guardando il film, si è persi, come Alice nel paese delle meraviglie e si cerca una strada che ci riporti verso casa. Il tutto funziona, la storia parte lenta per far immergere gli spettatori nella tana del Bianconiglio, i personaggi non troppo approfonditi si prendono il tempo giusto per evitare che il film sia “Neocentrico” senza però appesantire le scene. Ovviamente l’autocitazionismo la fa abbastanza da padrone ma con il nuovo modo di narrare le cose diventa un piacevole sfondo di trama.
Ovviamente nulla da dire sulla prestazione di Keanu Reeves, che torna a indossare i panni di Neo, forse il personaggio più iconico che abbia mai portato sullo schermo, come anche tutto il cast non lascia disdegnare ma anzi fa il suo e lo fa anche bene. In conclusione, e senza spoiler, Matrix Resurrections è un ottimo prodotto che non ha nulla da invidiare ai suoi capitoli precedenti, farà tanto discutere di se dividendo i fan però già questo significa che il film è entrato nei loro cuori. Informazione bonus, il film in lingua originale è straordinario ma anche il doppiaggio in italiano non lascia affatto a desiderare ma anzi.