Il Mausoleo di Augusto, anche noto come Augusteo, è un importante monumento funerario del I secolo a. c., di pianta circolare, situato a Roma. Augusto aveva circa 35 anni quando iniziò la costruzione del Mausoleo, al ritorno della sua vittoria nella battaglia navale di Anzio, dove sconfisse le flotte di Antonio e Cleopatra, consolidando il suo potere e divenendo il leader indiscusso del nascente Impero Romano. Augusto fece costruire il Mausoleo per se e per la famiglia Imperiale, ma ospitò anche le ossa e le ceneri degli Imperatori Vespasiano, Nerone e Tiberio, la cui presenza è indicata da una lapide in marmo. La struttura, in origine 90 metri di diametro e 45 metri di altezza, era caratterizzata da una statua in bronzo di Augusto sulla copertura; è posta a due passi dal fiume Tevere, nel Campo Marzio. Nel corso dei secoli il Mausoleo è stato utilizzato come una fortezza, un giardino, una vigna, un anfiteatro e persino come una sala concerti. Durante il ventennio fascista, Benito Mussolini, desideroso di far rivivere la gloria romana imperiale, diede un nuovo assetto urbano alla zona e costruì una piazza quadrata intorno al Mausoleo, piazza Augusto Imperatore, che oggi ospita ristoranti di lusso e negozi. Il Mausoleo di Augusto, uno dei più significativi monumenti della Roma antica tornerà presto al suo splendore. Si tratta del primo intervento di restauro complessivo del Mausoleo, eseguito dopo più di 80 anni dall’isolamento voluto dal governatorato del ventennio. Anche l’entità delle spoliazioni nel corso dei secoli, sommata alle complesse e diversificate trasformazioni architettoniche, che hanno di volta in volta cambiato di destinazione d’uso al monumento, hanno generato grande incertezza sulle ipotesi ricostruttive avanzate dal tardo 400 ad oggi. Il restauro grazie a una donazione complessiva della Fondazione Tim da 6,5 milioni di euro,che si aggiungono ai 4 milioni e 275 mila euro investiti dal Comune e dal Ministero dei Beni Culturali è quasi terminato e il museo riaprirà alle visite in primavera. Alla fine di un risanamento importante: 13 mila metri quadri di murature restaurate, 800 impermeabilizzate, 8 mila metri di ponteggi, questo gigante più grande di Castel Sant’Angelo, è quasi pronto a diventare una nuova icona per la Capitale. Il progetto firmato dall’architetto Francesco Cellini che con la sua squadra di progettisti nel 2006 ha vinto il concorso internazionale bandito dal Campidoglio ai tempi della giunta Veltroni, trasformerà piazza Augusto Imperatore in un anfiteatro, con una scalinata che salirà dal livello del Mausoleo fino alla teca dell’Ara Pacis dell’architetto Meier. “Usa la tecnologia per viaggiare con la fantasia”, è il messaggio recitato dal maestro Riccardo Muti, che grazie alla realtà aumentata, sulle note de “la Cavalleria Rusticana” di Mascagni, accompagna una bambina in un viaggio virtuale attraverso le molteplici vite del monumento. Da luogo di sepoltura di Augusto e dei suoi discendenti, a giardino della famiglia Soderini nel 1500, per poi trasformarsi nell’Anfiteatro Corea, luogo di intrattenimento per spettacoli, fino a diventare nel 900 l’Auditorium Augusteo, la più grande sala sinfonica del tempo che ha ospitato sul podio grandi maestri come Arturo Toscanini, Richard Strauss, Gustav Maier e Pietro Mascagni. Le immagini fanno sognare romani e turisti e lo spot è bellissimo. Per ridare nuova vita al Mausoleo è stata scelta la tecnica del restauro conservativo che prevede di restaurare l’edificio antico e assicurarne l’utilizzo attraverso lavori che rispettino non solo l’opera originaria, ma anche tutti gli interventi successivi. Il progetto di restauro è stato caratterizzato da due fasi distinte: il consolidamento delle strutture esistenti per renderle sicure e visitabili e la valorizzazione del nuovo utilizzo. Il restauro è stato necessario per la manutenzione dell’edificio e per evitare un nuovo deterioramento. Il lavoro di valorizzazione che segue, dona invece al monumento funebre di Augusto una nuova vita: Il Mausoleo diventerà il museo di se stesso. All’itinerario museale è stato affiancato un percorso privo di barriere architettoniche in modo da rendere il museo, sebbene costruito all’interno di una struttura antica, accessibile a tutti. Il percorso museale è stato allestito all’interno delle concamerazioni trapezoidali, che saranno percorse in senso orario e la successione delle stanze riflette la successione dei momenti significativi della vita del Mausoleo. Le pareti non sono ricoperte da intonaci, ma mostrano il loro aspetto antico, così come rinvenuto attraverso il restauro conservativo. Le sale ospiteranno i resti delle diverse fasi di vita del monumento, i ritrovamenti archeologici degli ultimi scavi, fatti subito prima del restauro e altri materiali raccolti nell’area, conservati dalla Sovrintendenza di Roma e mai esposti al pubblico. L’accurato scavo archeologico compiuto prima della ristrutturazione, ha messo in luce come la struttura del Mausoleo fosse con tutta probabilità diversa da quella ipotizzata fino adesso e quindi come doveva apparire a chi lo osservava. Oggi ha la forma di un cono e tutte le ricostruzioni fino a ora lo hanno immaginato tale anche nell’antichità. Gli ultimi studi mostrano invece come questa forma sia dovuta al crollo delle coperture e dei muri più esterni. Si pensa dunque che il mausoleo dovesse essere simile al Mausoleo di Adriano, nel medioevo trasformato in fortezza e oggi noto come Castel Sant’Angelo. Il Mausoleo di Augusto molto più grande di quello di Adriano, probabilmente aveva la forma di un imponente cilindro in marmo bianco, elegantemente decorato, sormontato da una colossale statua in bronzo di Augusto, la cui copia in marmo è quasi certamente la statua nota come “Augusto di Prima Porta”. Oltre al restauro, sarà realizzata una innovativa esperienza di visita multimediale del Mausoleo, che ne renderà ancora più affascinante e spettacolare la capacità narrativa dei tesori italiani. Una nuova recinzione concepita come un’istallazione scenografica artistica, una colonna sonora, un sistema di illuminazione, per il monumento sepolcrale circolare più grande dell’antichità. Il monumento sarà circondato da una zona pedonale, arricchita da spazi verdi e collegata alle altre strade da larghe scale che metteranno in continuità il livello della città Imperiale e verrà realizzata una passeggiata esterna per ammirare il monumento anche da fuori. La piazza e il monumento torneranno ad essere ciò che hanno sempre rappresentato: l’incontro tra passato e presente che fa di Roma una tra le città più belle al mondo.