“MONET E GLI IMPRESSIONISTI. DIGITAL EXPERIENCE”, LA MOSTRA IMMERSIVA PRESSO IL NEXT MUSEUM A ROMA.

“……. La scoperta degli impressionisti consiste propriamente nell’aver riconosciuto che la grande luce scolora i toni, che il sole riflesso dagli oggetti tende per forza di chiarezza a ricondurli a quella unità luminosa che fonde i sette raggi prismatici in un unico sfavillio incolore che è la luce. D’intuizione in intuizione, a poco a poco, sono arrivati a decomporre la luce solare nei suoi raggi, nei suoi elementi e a ricomporre la sua unità attraverso l’armonia generale delle iridescenze che splendono nelle tele”. Walter Duranty

Apre nel cuore di Roma la mostra: “Monet e gli Impressionisti. Digital Experience”, per celebrare i 150 anni dalla prima rassegna di questo movimento, attuata nel 1874 nello studio parigino del fotografo Félix Nadar.

“Il colore è la mia ossessione quotidiana, la gioia e il tormento”. Claude Monet

Videomapping, intelligenza artificiale, virtual reality, sala didattica, selfie opportunity, oltre 1400 metri quadri di esposizione sono composti da svariati spazi determinati da una descrizione semplice, adatta per tutte le famiglie, perseguendo sempre la finalità dell’eduntainment, cioè educare intrattenendo.

Dal 6 settembre 2024 al 31 gennaio 2025 al Next Museum di Roma le opere dei più insigni pittori dell’Impressionismo saranno visitabili, un’esperienza multisensoriale che condurrà il pubblico in un itinerario innovativo.

E’ illustrato agli spettatori, con un allestimento che è caratterizzato da monitor che evidenziano e valorizzano i movimenti delle tele più famose, tale corrente che infonde sul dipinto gli effetti di luce.

Ad accogliere nel 1874 i giovani rivoluzionari della pittura che nel frattempo si erano costituiti nella Società anonima dei pittori, scultori e incisori è appunto il fotografo Félix Nadar, nel suo studio parigino in Boulevard des Capucines, sono mostrati 165 quadri di Monet, Cézanne, Renoir, Degas, Pissarro, Morisot, Sisley e molti altri.

Tra le opere presentate vi era quella di Monet Impression soleil levant, o anche Monet impressione sole nascente, che divenne la composizione a cui si sarebbero ispirati gli artisti per la scelta del nome del movimento. Il quadro, realizzato nel 1872 e mostrato due anni dopo dalla prima celebre rassegna della nuova corrente, attualmente è esposto al Musée Marmottan di Parigi.

L’esposizione va dallo studio dell’Impressionismo e della tecnica en plein air, alle proiezioni delle tele dei suoi più autorevoli protagonisti unite dal concetto del trascorrere del tempo e delle stagioni.

Nella prima sala sono presenti le opere di Renoir e Degas. L’intelligenza artificiale muta in fotografie reali, i loro dipinti generano la fedele effigie dei due artisti dell’atto pittorico. Iniziando dalle composizioni come Bal au moulin de la Galette di Renoir e l’Etoile di Degas, MORGHY.AL ha mutato personaggi e paesaggi in scatti contemporanei.

L’AL ha immesso in tali esecuzioni inesattezze e imprecisioni ancora tipiche di questi sistemi per esempio nelle mani e negli occhi, e ha fatto sparire e comparire oggetti che nel quadro erano troppo astratti per essere capiti da esso. La scelta è stata quella di non correggere tali caratteristiche mostrando elaborazioni precisamente originate da MORGHI.AL.

Di conseguenza curiosamente ci chiediamo: “Come sarebbe Roma, oggi, dipinta da Monet e dai suoi colleghi?”

L’intelligenza artificiale rielabora le visioni di alcuni landscapes iconici dell’Urbe, presentando con un gioco di schermi come sarebbero ritratti quei paesaggi secondo i metodi dell’Impressionismo.

Gli artisti del movimento colgono l’istante del presente, hanno una sintesi più elevata, pennellate più veloci, minori stesure sovrapposte, minori dettagli a fuoco e un’attenzione profonda a quello che in passato era ritenuto un bozzetto e che loro mostrano come opera finita, ponendo molta attenzione nell’osservazione della luce e dei valori atmosferici e cromatici e all’attimo che fugge.

“Tra il nostro occhio e l’apparenza delle figure di mari, fiori, campi, s’interpone un’atmosfera reale. Manifestatamente l’aria inonda ogni oggetto, lo riempie di mistero, lo avvolge di tutte le colorazioni, ora sfumate ora sfavillanti che ha accumulato prima di raggiungerlo. Il dramma è messo appunto scientificamente, l’armonia delle forze si accorda alle leggi atmosferiche, con l’andamento regolare e preciso dei fenomeni terrestri e celesti ….”. Octave Mirbeau

Nel salone centrale del Next Museum il pubblico è avvolto dall’aspetto curatoriale artistico e tecnologico, le immagini volteggiano su pareti e pavimento, in un viaggio lungo un anno nei dipinti paesaggistici più rilevanti dell’Impressionismo, cullati dalla musica classica de “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

I colori tenui della primavera, i toni splendenti e appassionati dell’estate, gli arancioni dell’Autunno e le tonalità cromatiche e fredde dell’Inverno. Gradazioni di sfumature che variano tramite le stagioni, peculiarità intorno alle quali si svolge il filo conduttore della mostra.

Ogni stagione ha un colore dominante infatti, che gli impressionisti colgono insieme al movimento, uno stile pittorico che si identifica con la moderna tecnica del videomapping.

Nell’analisi dell’attimo luminoso i più grandi membri dell’Impressionismo pertanto riproducono l’evolversi delle stagioni raffigurando terra, mare, scogliere, alberi, prati che si trasformano secondo il periodo dell’anno.

Particolari sempre differenti come le Ninfee che Claude Monet crea oltre 200 volte rivolgendosi al medesimo stagno, testimonianza di quanto possa essere splendido e variabile lo stesso oggetto ogni giorno.

Poi nella esposizione mediante l’esperienza di realtà virtuale, indossando l’oculus VR, possiamo muoverci, camminare e procedere come se stessimo nel giardino di Giverny: dopo il ponte sulle ninfee, il fondale con l’abitazione di Monet, c’è il Maestro che dipinge nel suo studio.

La rassegna è un’opera aperta, sempre nuova che cambia, cresce, muta che vive, che muore e che rinasce, assolutamente da visitare.

 

Foto Simone Paris

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