Palazzo delle Esposizioni a Roma ospita a pian terreno un’ interessante iniziativa culturale, una riesposizione di mostre già “viste” a Roma nell’ ultimo decennio , è la proposta di un insieme di momenti esemplari della cultura visiva contemporanea sotto forma di una passeggiata attraverso questi passaggi espositivi .
L’ INIZIATIVA
Questa sarà la prima edizione di un ciclo di mostre che saranno ripetute ogni estate con artisti differenti , con l’ augurio che i visitatori apprezzino l’ innovazione che da sempre , in campo artistico , Roma ha saputo regalare attraverso passaggi espositivi ricchi di innovazione .
L’ INTENTO
L’ intento sarà quello di dare voce ai luoghi ed ai protagonisti che dal dopoguerra hanno reso Roma un centro vitale della cultura contemporanea , con delle figure eccezionali nel campo , in questa prima edizione gli artisti “in mostra” sono :
Tina Maselli , Galleria La Tartaruga 1955.
Giulio Paolini , Galleria La Salita 1964.
Luciano Fabro ,Concetto spaziale d’ après Watteau, 1967-71/ Corona di piombo , 1968-71 / L’italia d’ oro / Alluminio e seta naturale, 1971 rassegna “ Informazioni sulla presenza italiana”, a cura di Achille Bonito Oliva , Incontri Internazionali d’ Arte 1971.
Carlo Maria Mariani , La costellazione del Leone. Galleria Gian Enzo Sperone 1981.
Jan Vercruysse , Galleria Pieroni 1990.
Myriam Laplante , a cura di Lorenzo Benedetti e Teresa Macrì, Fondazione Volume! E The Gallery Apart 2004.
IL PROGETTO
Le mostre costituiscono la principale circostanza nella quale l’ arte contemporanea si manifesta, a principio da quelle organizzate dagli stessi artisti per protestare contro l’ arte ufficiale dei Salon .
Questo progetto si inserisce nel dibattito corrente sulla possibilità di storicizzare l’ arte contemporanea scegliendo di assumere come principale punto di osservazione il momento espositivo e così dando valore alle circostanze nelle quali l’ opera diventa un bene collettivo .
Le sei mostre nelle diverse sale sono state ricostruite con gli strumenti della filologia , ma la mancanza di documenti sufficienti rende impossibile la ricostruzione sovrapponibile della mostra all’ originale .