Questo progetto è stato realizzato durante il periodo del corona virus dal noto fotografo e pittore francese Chris Morin-Eitner, che ha esposto i suoi lavori a Parigi.
In questo periodo le città si sono svuotate, un orologio fermo dalla metà di marzo , una macchina rotta, un momento in cui gli uomini perdono il loro centro e la loro prepotenza e la natura si riprende i suoi spazi.
Il silenzio delle città risulta sicuro per gli animali che da tempo avevano preferito rifugiarsi in posti lontani.
Sono ormai note le immagini di tassi, papere che camminano in fila indiana, ricci ed orsi in centro città che camminano tranquillamente, non ci temono più .
Il lockdown fa riflettere : come sarebbero le nostre città se gli uomini sparissero del tutto e la vita selvaggia prendesse il sopravvento?
Da questa riflessione arriva l’ idea di Chris, con un certo intuito quasi da profeta, all’ inizio dell’ anno ha raccolto alcuni lavori che, a suo parere, raffigurerebbero perfettamente le metropoli del mondo se “ all’ alba del XXI secolo, a seguito di un evento sconosciuto, l’ umanità abbandonasse le sue capitali”.
Il mondo era vuoto negli scatti ma non c’ erano scenari apocalittici, le foto non trasmettevano angoscia e tristezza ma nutrivano la fantasia e gli occhi con luci e colori vivaci.
Roma, Parigi, New York non più solo caos e traffico ma ordine e armonia in un mondo non più antropocentrico, gli animali e le piante si appropriano dei monumenti delle strade.
20 scatti, nella gallery virtuale, raffigurano le grandi citta trasformate in giardini dell’ eden, cieli tersi e piante rampicanti colpiscono a primo impatto l’ occhio dello spettatore, i “nostri monumenti” non sono più nostr,i diventano della natura che ora è più forte dell’ uomo e lo sovrasta rendendo tutto spettacolare e differente, l’ esuberanza della natura genera poesia e forme inaspettate.