Pantheon: 3 chicche imperdibili sul meraviglioso monumento romano

Il Pantheon è il monumento antico di Roma meglio conservato in assoluto. Costruito tra il 27 e il 25 a.C. da Agrippa, è stato poi ricostruito da Domiziano a seguito di un incendio nell’80 a.C. L’aspetto che vediamo oggi tuttavia risale ad una terza fase, tra il 118 e il 125 d.C., sotto Adriano. Ammirato e studiato per la sua meraviglia architettonica ed ingegneristica, è stato oggetto di studio e approfondimento per secoli. Ci sono però delle chicche che sfuggono ai più… Scopriamole insieme!

1. La porta bronzea è quella originale! È alta 7 metri ed è la più antica porta di questo tipo e di queste dimensioni giunta fino a noi. Varcando la porta ed entrando all’interno del Pantheon, il visitatore si sente piccolo rispetto alla grandezza dell’ambiente e delle statue. Un effetto voluto: il senso di piccolezza era infatti anche a livello simbolico, nei confronti di tutti gli dei a cui il tempio era dedicato.

2. Il timpano era coperto di bronzo con una rappresentazione della battaglia tra Giganti e Amazzoni. Anche la parte superiore del pronao aveva una copertura di bronzo, che è stata rimossa per costruire il baldacchino del Bernini nella Basilica di San Pietro. I fori nella pietra che vediamo ancora oggi permettevano l’applicazione di queste preziose lastre decorative.

3. Le colonne sono composte da giganteschi blocchi interi di granito. Alte 15 metri e con un diametro di 1,5, vengono dall’Egitto. Immaginiamo la difficoltà nel forgiarle nel deserto e poi trasportarle prima sul Nilo e in seguito attraverso il Mar Mediterraneo, fino a risalire il Tevere.

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