Podere Casanova

Nel secolo dei lumi, l’avventuriero Giacomo Casanova approdò in più circostanze nell’ondulata Toscana, portando con sé l’aria cosmopolita di Venezia… e il profumo della seduzione…” si legge, “scrollando” la pagina del Podere Casanova di Montepulciano (Siena), accompagnati/e dalle note de “La Serenissima” dei Rondò Veneziano. Provare per credere…www.poderecasanovavini.com

E, a dire il vero, Casanova non aveva tutti i torti a rimanere affascinato da questi luoghi.

Sicuramente, il punto di forza di questo territorio è la bellezza avvolgente fatta di tranquillità, profumo di antico e ricchezza dei suoi territori.

Bene hanno fatto quindi Susanna Ponzin e il marito, Isidoro Rebatto, chef de cave, veneti a fermarsi qui e a decidere di viver e lavorare.

Punto di forza di questa scelta è la grande passione per la Toscana. Riescono ad esprimere tutto l’amore trovato in questi territori, a partire da uno stile di vita rilassato e meno frenetico. “Abbiamo trovato il luogo dei nostri sogni, ma vicino a casa”, dice Susanna Ponzin.

E poi, una vigna “che parla”, che si fa vivere e che crea un sodalizio con l’utente. È un territorio che si presta moltissimo alle escursioni, con colline molto dolci e tre laghi vicini, raggiungibili a piedi.

La passeggiata a cavallo dà l’idea del contatto con la natura: si attraversa prima la vigna, che porta verso il bosco, per poi passare accanto al lago e tornare nella vigna.

Hanno scelto di non ospitare bambini/e proprio per creare un’isola di tranquillità: un luogo da scegliere per assaporare i profumi, i gusti, i colori, in tutta tranquillità, senza distrazioni.

Anche gli appartamenti sono studiati per un/una cliente che vuole ritrovarsi per un breve periodo: un luogo ovattato, immerso nella natura.

Il 2020 doveva essere l’anno del debutto degli appartamenti e delle experiences, ma il Covid19 ha imposto un “rallentamento dei lavori”. Insomma, c’è ancora da fare per portare l’ospitalità ad un livello molto elevato e ovattato, ma questa iniziativa ha tutte le carte in regola per essere un luogo dove ritrovare le energie consumate da un anno di emergenza, eccezionale ed eccezionalmente provante.

In questo luogo, molte/i potrebbero trovare un luogo di vacanza e di ritiro per….ritemprarsi.

Un esilio volontario e temporaneo fra vini e, presto, olio (proveniente da “La fioriera”, altra loro proprietà nel casentino – Arezzo – dove vogliono produrre un frantoio a freddo). Cooking class che si appoggiano a chef esterni e usano prodotti di provenienza del loro orto. Ragù di cinghiale e altre carni.

Il vino è l’elemento principe del loro percorso. Il marito, Isidoro, detiene lo scettro della cantina: “vederlo tra le botti è veramente una gioia. Lui ha un’idea del vino che vuole produrre e sta sul prodotto finché non lo ottiene esattamente come lo aveva immaginato. Non bada ai tempi e ai soldi, ma è un maniaco della perfezione: almeno tre passaggi di vendemmia a mano, con uno scarto di prodotto che arriva anche al 40%. Uve super selezionate, analisi quotidiane degli acini per raccogliere l’uva al momento perfetto. Una passione straordinaria”., dice di lui Susanna.

Irripetibile” è un vino che rappresenta questa cantina. Ripercorrendo le antiche tradizioni toscane, viene vinificato in piccole botti, perché questo era il vino per la casa, di uso domestico, il sapore della tradizione. Un vino particolare, oltre a essere il loro primo vino (la prima vendemmia in assoluto di questa cantina è del 2016): Sangiovese 60%, Petit Verdot, Merlot e Cabernet Sauvignon.

DOCG del Nobile di Montepulciano. Producono il rosso di Montepulciano ed il Nobile, anche in Riserva, con affinamento in botti di 3 anni.

Coltivano anche l’uva per il Syrah, lo Chardonnay, il Brachetto e il Verdell. O il “Caterina Rosè”, nome di fantasia, immaginando fosse il nome di una delle amanti del Casanova, di uno splendido vino rosé, dal colore rosa corallo, perlage fine ed elegante che, al naso esprime una sottile e delicata nuance di sentori floreali (note di petalo rosa) e fruttati (litchi e piccoli frutti rossi).

Non smettiamo mai di credere nel futuro e dietro le nostre passioni ci siamo noi: viaggiatori, curiosi e veneti di origine” dicono convinti Susanna e Isidoro.

Cosa si augurano per il 2021 questi viaggiatori veneti, trapiantati in Toscana?

Certamente, un futuro colorato e più allegro. “Odio i grigi, mi va bene il nero, ma amo i colori”, dice Susanna. Per “dare colore” a questo oasi di pace fra le viti, organizzano anche concerti di musica classica all’interno di una sorta di teatro all’aperto.

Uno spazio aperto di 16 ettari coltivati a vite, che produce 120.000 bottiglie.

Vitigno conosciuto e apprezzato anche dal celebre enologo, Franco Bernabei, simpaticamente noto come “Mr Sangiovese”.

Qual è il pregio del vino?”, chiediamo a Isidoro

Uno die suoi “doni”.

Ci pensa, meglio, ci pensa la frazione di un secondo e risponde: “la capacità di farti viaggiare nello spazio e nel tempo. Di risvegliare ricordi, gli stati d’animo e le emozioni. Grazie ai suoi colori, ai suoi profumi e al calore che ti scende nella gola”. Non a caso, “Euforia”, un’altra “perla”, è un vino bianco splendido, a partire dall’etichetta che ricorda un quadro di Mondrian. Viene elaborato da uve Chardonnay, Grechetto, e Verdell di un vigneto posto nel comune di Piegaro, in provincia di Perugia.

@poderecasanovamontepulciano : Euforia 2019. È un vino che si presenta con un bel colore giallo paglierino intenso e brillante, consistente. Al naso ha un profumo ampio ed elegante, con note di mandarino candito, yogurt alla banana, succo di mela, frutto della passione, ananas e resina di pino mugo. In bocca è grasso, caldo, sapido e avvolgente. Ha un finale lunghissimo. Un grande bianco, perfetto da solo per rilassarsi e perdersi… ma ottimo anche con dei crostacei crudi – in particolare scampi – per emozionarsi. Le uve vengono raccolte a mano in piccole cassette e selezionate con grande cura. La pressatura, a grappolo intero, è molto soffice. La fermentazione alcolica viene fatta in parte in piccole vasche d’acciaio e in parte in tonneau. A fermentazione terminata viene fatta una chiarifica a freddo. L’affinamento dura 6 mesi e viene fatto in parte in acciaio e in parte in legno. E…

.ma cosa stiamo aspettando?

Ah si, che passino le zone rosse, arancio e gialle.

Vabbè, appena torniamo zona bianca…andiamo ad assaggiare questo bianco…e pure i rossi e i rosé del Podere Casanova!

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