Appena entrati dentro Polvere di Tempo si prova un sentimento di mistero misto a magia. Si intuisce fin da subito che la storia di un posto così ricco di fascino forse non si potrà mai conoscere per intero.
Perché Polvere di Tempo è più di un negozio. È un laboratorio di idee e creazioni, è una storia personale e condivisa, è il riflesso di chi lo ha fondato e in parte anche di chi lo frequenta.
È un’esperienza coinvolgente. In un attimo ci si ritrova ad ispezionare oggetti antichi, inusuali. Forgiati con tecniche che il signor Adrian definisce “primitive”.
I grandi protagonisti sono Spazio e Tempo. Si tratta di oggetti che ci donano l’illusione di poter tenere in mano qualche certezza. Clessidre, orologi solari, mappe, mappamondi. Oggetti che senti già tuoi. Perché sanno di autenticità, umanità, vita vissuta.
Ma il signor Adrian, che dello scetticismo ha fatto la sua filosofia di vita, sa bene che Spazio e Tempo non sono che invenzioni umane. Così mi intima: “Lo sai che i giorni non sono tutti di 24 ore vero?”. Oppure: “Il tempo non si misura in maniera esatta con l’orologio americano, ma con una buona meridiana”.
Qui si respira la storia del signor Adrian. I suoi viaggi, la sua terra natale, l’Argentina. Il mestiere di architetto, la creatività, la cura per i dettagli. L’amore per il Bello. E anche e soprattutto quello che ho identificato (suscitandogli un velo di stupore) come Socratismo: l’apertura al dialogo, alla crescita e alla conoscenza.
Polvere di tempo ci fa immergere in un’illusione che vive e parla dentro di noi: quella di poter tenere per un attimo il Tempo e lo Spazio nelle nostre mani. E sentirci a casa.