RE. FOOD REVOLUTION.

Il giorno 30 maggio a Roma presso il bellissimo teatro in via Valadier vi è stata l’apertura dell’Hub Re. Food 360, nell’ambito del progetto di cooperazione territoriale Rural Food Revolution, che vede il Gal Cilento S. r.L. quale soggetto capofila di un partenariato formato da 11 Gal Campani.

L’Hub che resterà aperto per 360 giorni, è una vantaggiosa opportunità per divulgare i significati ed i valori della Rural Food Revolution nonché per munire una rappresentazione dei territori e dei sistemi alimentari caratteristici delle zone rurali della Campania, mediante espositori di prodotti tipici e monitor che offriranno un tour virtuale dei territori e delle produzioni locali.

Saranno anche organizzati eventi periodici rivolti alla presentazione del territorio di riferimento di ciascun Gal partner, infatti ogni angolo dell’Hub è dedicato a uno dei Gal partners offrendo così un assaggio autentico dei loro prodotti identitari.

Nel convegno vi erano il professore ordinario presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Vincenzo Pepe, il presidente nazionale di Fare Ambiente Benedetto Miscioscia, il coordinatore del Gal Cilento Luca Carretani, il consigliere di amministrazione del Gal Cilento Claudio Aprea, il direttore dell’Ufficio Italia Meridionale presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Salvatore Schiavone, il presidente dell’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori (ADOC) Anna Rea.

L’evento è stato intervallato da intermezzi musicali a cura della pianista Santina Amici e della bravissima cantante lirica Caterina Novak.

Rural Food Revolution è il progetto di cooperazione territoriale che ha come scopo basilare quello di promuovere l’assioma Prodotto/Territorio tramite la valorizzazione dei prodotti alimentari considerati quali modelli virtuosi e stili di vita originati da processi di resilienza, e capaci di proporsi come leva di sviluppo sostenibile e nodo decisivo delle filiere eno-agroalimentare e turistiche.

Le azioni di questo progetto concernono la competività, la biodiversità ambientale, e la qualità della vita e saranno esplicitate in azioni comuni praticate in collaborazione fra tutti i partner ed in azioni locali compiute individualmente sul proprio territorio di competenza.

In un’età in cui la globalizzazione mette a repentaglio la uniformalizzazione dei sapori e delle tradizioni l’Hub si prospetta come un sostegno delle diversità e delle peculiarità che rendono speciale la regione Campania.

Attraverso istallazioni multimediali, laboratori del gusto e incontri con i produttori, è stato realizzato un dialogo diretto tra i visitatori e le realtà di ogni giorno.

Per istallazioni interattive facciamo riferimento alla esecuzione di una piattaforma intermediale (Web, APP, Bicon, supporti cartacei e altro ancora) quale matrice promozionale integrata e prototipo di un sistema di tracciabilità del Prodotto/Territorio.

La piattaforma sarà raggiungibile dai luoghi stessi mediante le tecnologie Bicon e QR-Code rendendo rintracciabili dei percorsi di fruizione territoriale tra il paesaggio fisico e culturale, le zone di produzione, le metodologie produttive, le tradizioni, le caratteristiche dei prodotti e delle persone che formano il sistema alimentare brandizzato, usando lo storytelling e l’interazione con il fruitore in chiave di tecnologia 2.0 e 3.0.

La piattaforma appunto intermediale ha forti rilievi social attraverso i contributi dei partner, con incentivazione dello scambio delle buone pratiche facendo da portale alle piattaforme locali e da vetrina attiva alla Rural Food Revolution. Essa fa da supporto e si inserisce attraverso piattaforme logistiche che presumono la reale movimentazione delle merci.

Il progetto è generato dall’emergente fabbisogno della filiera produttiva agricola rurale e di quelle ad esse collegate, dalla rigenerazione in maniera innovativa come matrice di sviluppo sociale ed economica dei territori che in passato consentiva di mantenere le reti relazionali endogene e il consequenziale depauperamento, componenti che influenzano tali comunità distinguendosi nei secoli per la loro capacità a un implacabile spopolamento e alla disgregazione di bioversità naturali otre che socio-culturali.

Il processo codifica i valori dei sistemi alimentari tipici e le strette correlazioni tra queste e l’orografia, la cultura e gli stili di vita negli ambienti di produzione, dando vita a reti territoriali e interritoriali per condurre operazioni di ricomposizione in filiera dei modelli alimentari.

Con la piattaforma intermediale si innescheranno e incentiveranno strumenti intelligenti in grado di supportare il consolidamento della filiera corta e l’accesso a filiere allungate secondo l’approccio botton-up, promuovendo il dialogo e l’aggregazione tra produttori, esercenti e operatori dell’ospitalità.

Re. Food Revolution con Fare Ambiente si rivolge al futuro tramite, come ho esplicitato, una gastronomia sostenibile in cui idee e progetti potranno generarsi e incrementarsi per condurre la regione Campania verso nuove prospettive.

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