RECENSIONE SUL FILM “ THE ARTIST “

Come presentare questo meraviglioso film in pochi paragrafi , sicuramene: commovente romantico , intraprendente e favoloso ! con un tocco di malinconia che non guasta … questo a sottolineare la semplicità e la qualità di un lavoro fatto davvero bene che presenta il cinema nel cinema in tutti i suoi aspetti, meravigliosi e affascinanti ,quasi a sentirsi un attore protagonista … PER CHI HA ABBASTANZA EGO DA RECEPIRLO !

A chi piace le storie romantiche con un pizzico di anima del cinema della prima Hollywood ,non potrà che esserne affascinato , il ruolo che giocano gli attori in questa pellicola sono rivoluzionari e fedeli alla trama.

Una scommessa di un film che parla al passato ma nel futuro ,facendo spolverare quella storia del cinema che non solo ci riporta al cinema muto ma anche percorrendo la storia con il passaggio al sonoro , un momento che separa l’artista muto dal suo palcoscenico !

Regia del produttore francese Micheal Hazanavicius , the Artist parla di una storia romantica e del protagonista -attore di successo (interpretato dall’accattivante Jean Dujardin ) ,che si deve confrontare con il cambiamento dei tempi , e anche alle prese con un emergente attrice ,della quale si innamora…

Siamo nel 1927 epoca d’oro di Hollywood , l’epoca dello star system e dei divi del cinema ,l’epoca delle feste ,dei grandi produttori ,dello spreco e degli scandali e dello stupore, in quell’epoca Hollywood non guardava in faccia a nessuno e le grandi case di produzione prendevano e usavano gli attori come meglio credevano, salvo, era un attimo arrivare dalle stelle alle stalle o essere dimenticati . L’industria e il guadagno, era la cosa che premeva di più alle grandi case di produzione che dominavano il mercato, inizia una vera e propria guerra per dominare il mercato … inoltre le grandi rivoluzione tecnologiche cambiarono totalmente le carte in tavola , come sappiamo tutti, l’arrivo del sonoro, con il “ cantante jazz” 1929 mette da parte il muto : per quello che accade e come si svilupperà il film , viene da citare e riprenderei Norma Desmond in “viale del tramonto “quando gli dicono di essere la famosa attrice del muto , rispondendo “ io sono ancora grande ,è il cinema che è diventato piccolo “ , per sottolineare la fase decrescente che molti artisti hanno subito in quell’epoca . Ritirati o esclusi e che rimangono come piccoli gioielli segregati nelle loro dimore in attesa di essere ritrovati ! Comunque ,lasciando quello che è “il tramonto “, parlando del- presente-, George Valentine, è un divo del cinema muto ,sulla cresta dell’onda ,grazie alla sua ultima interpretazione .Alla prima del film, conosce Peppy Miller (Berenice Bejo) , una ragazza moderna che vuole farsi strada nello spettacolo ! George le trova una parte , ma ben presto una svolta tecnologica cambia l’industria cinematografica , l’ingresso del sonoro , che in breve soppianta i film muti . Così mentre la carriera di Peppy raggiunge le stelle (con anche un po’ di invidia da parte del protagonista ) quella di George precipita nell’abisso . Rifiutando di girare le pellicole parlate decide di investire tutto per un suo film di produzione ; purtroppo l’impresa fallirà , trovando nel finale una scena ricca di pathos !

The Artist è un film muto in bianco e nero co un rapporto di aspetto (la proporzione tra la lunghezza e l’altezza dell’immagine ) -dettagli tecnici – di 1,33:1 , lo stesso usato per molte pellicole anni 20 del secolo scorso . I dialoghi compaiono sotto forma di invertitoli, e le note jazz di Ludovic Bource accompagnano la narrazione come un tempo. Il film rievoca alla perfezione i classici del cinema muto ,con svariati riferimenti ai primi film di Hollywood . Gli attori attingono alla dimenticata arte della recitazione senza parole dove è più il corpo e l’espressione a parlare .La Bejo risplende in ogni inquadratura , sia mentre danza il charleston sia quando piange per l’uomo che ama in segreto .

THE Artist non vuole parodiare il cinema muto ne ammiccare allo spettatore moderno : è un film che conquista per il tono sapientemente calibrato e la tram accattivante che affianca momenti spensierati e

divertenti come un piccolo siparietto di cabaret ,ad altri strazianti e inattesi . Amorevole tributo ai tempi in cui la mimica parlava più delle parole , The Artist è un film travolgente , che fa sognare che ama il mondo del cinema e della performance artistica ,un film di buona e gentile qualità e leggerezza di una bella visione , con buon gusto nel vederlo , semplice e vero !

Il carattere bello e spensierato delle riprese mette allegria, e anche il modo in cui si entra nel mondo di Hollywood ,fa sentire tutto splendente e fascinoso come se ogni cosa che c’è fosse realizzabile ,come i sogni di chi spera, di diventare una Star ! Inoltre l’atmosfera in bianco e nero ci fa soffermare in un clima di vera affascinante e carico di sentimento, con costumi e scene da vero palcoscenico ; Pellicola riuscita alla perfezione anche per le 5 statuette vinte meritatamente …

Un successo ! !!!!

Hollywood ,Hollywood

Hollywood favolosa ,

lussuosa ,lussuriosa e ridicola

gloriosa e dolorosa

paurosa e sfrontata

stralunata, festosa e terribile ,

ignobile ,adorabile,

pidocchiosa e ineffabile ,

rozza,pazza,geniale ,

magica,tragica, illogica ,

fatale , e provinciale

avida e splendida

viziosa candida

Hollywood portentosa ,

Per metà buffonata

Ma per metà leggenda

Colorata ,disperata ,stupenda …

Hollywood

MENZIONI E CITAZIONI SULLA HOLLYWOOD DI QUEI TEMPI :

Babilonia vista da Griffith : un vertiginoso labirinto d’impalcature, di giardini pensili , di piste sopraelevate e per le corse dei cocchi , di elefanti grattacielo , il miraggio di una Mesopotamia tutta inventata .

I nuovi Dei erano decisi a vivere a pieno la loro leggenda .Gli eccessi dei divi erano sempre più venati dal cinismo tipico della gioventù del jazz .Sovente l’amarezza e l’oscurità li incalzavano da vicino , ma il loro atteggiamento pareva dire “ Bhe ,e con questo ?”

E le feste che davamo ,racconta ancora la Swanson .” A quei tempi la gente voleva che vivessimo da re e regine … e noi stavamo al gioco, perché no infine ? Eravamo innamorati della vita ,guadagnavamo più denaro di quanto ne avessimo mai sognato e non avevamo ragione di credere che le cose potessero cambiare “

— Ora il clima naturalmente non è quello che si presenta in questo film(fatto di eccessi e di scandali ) ,anzi, ma tutto questo ci fa capire in che condizioni si viveva alla fine di quegli anni e come gli attori e le attrici vivevano la loro vita sotto le luci di Hollywood !!! Una parentesi dove le luci della ribalta proiettavano le star come se fossero Dei e che questa visione di perfezione non dico si protrae fino ai giorni nostri, ma quasi ,confrontando la nostra vita con quella di chi dall’altra parte dello schermo si pensa viva meglio o perfetto !

LA FACCIA DI DUE MONDI CHE CI VENGONO MOSTRATI …. ! ! ! in realità illusi e meravigliosi di fascino allo stesso tempo

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