Nel Palazzo Comunale di Recanati è stata inaugurata ed esposta l’ installazione ambientale della giovane artista originaria di Matelica ,Adinda Putri Palma. Mai circostanza fu più appropriata per far risaltare l’ arte come promulgatrice di messaggi, l’ opera infatti punta alla sensibilizzazione e ad una ricostruzione sostenibile. La tragedia su cui si riporta l’attenzione è il sisma del 2016 ,che ha devastato diverse aree delle Marche. L’ artista stessa ,al rientro dal suo viaggio in bici di circa 7000 km da Londra a Matelica ,ha trovato la sua casa e la “sua terra “rasa al suolo. Tutto questo però non è stato invano, perché ha scaturito in lei ,una profonda riflessione sulla “cultura dell’ abitare”, arrivando a fornire risposte alternative sul concetto di casa post sisma attraverso le sue creazioni. L’ installazione consiste in un volume pittorico tridimensionale ad arco autoportante che domina un’ apertura percorribile costruita con legno, paglia, argilla, calce e pigmenti ;tutti materiali della bioarchitettura. Un arco colorato, risultato di studi cromatici, che ci riporta all’ opera di Lorenzo Lotto:” L’ Annunciazione” esposta nel museo di Villa Coloredo Mels a Recanati. Il dipinto rappresenta “il terremoto emotivo” che investe la Madonna ,nel momento in cui le appare l’Angelo per annunciarle che sarà Madre di Dio. Con il progetto “In Domum”,patrocina to dal Comune di Recanati, Macerata e Matelica, ideato dopo il terremoto, Adinda Putri Palma si è aggiudicata il bando nazionale “Per chi crea”, promuovendo con la sua arte il territorio ed il suo patrimonio, proponendo modalità e soluzioni alle azioni sismiche di uno spazio abitativo, riducendo l’ impatto sul nostro pianeta.
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di
Federica Cuzzocrea
9 Gennaio 2021