Sembra un gioco di parole, in effetti lo è. Come enfatizzare una parola? Raddoppiandola…forse. Quanti dubbi su di un valore così importante, sarà perché se ne sta perdendo sempre più il significato. Un esempio, il rispetto per gli anziani, spesso alla base di antiche culture, erano loro che trasmettevano esperienza, saggezza ai più giovani. Oggi vengono visti spesso come vecchi e rimbambiti di cui non tener conto. Sui mezzi di trasporto è difficile che qualcuno si alzi per cedergli il posto e già .. siamo tutti stanchi. Che vita è questa? Una volta bastava un accordo tra persone stringendosi semplicemente la mano e la parola data era contratto. Prendere un impegno con qualcuno, spesso nasconde grandi sacrifici, volontà, pazienza, capacità, empatia per portare avanti i progetti personali e degli altri proprio per rispetto. Anche persone che hanno studiato, ben educate, che si definiscono sensibili perdono di vista certi loro atteggiamenti in cui l’amor proprio, l’azione dell’altro vengono calpestati. Si dice che questa debba essere la società della collaborazione, dell’impegno comune per contribuire ad un mondo migliore, ma se non si comincia dalle basi dove andiamo a finire?
Il rispetto nella relazione sentimentale, soprattutto nei confronti della donna, lei oggi sempre più interprete di situazioni pazzesche, omicidi, violenze sotto gli effetti di “possessioni”, gelosie o altre fragilità mentali, ideologiche assai vergognose.
Il rispetto per gli insegnanti, se i ragazzi si comportano da maleducati, i genitori se la prendono non con i figli, ma con gli educatori scolastici! Questo è un mondo un po’ difficile da vivere.. in ogni campo…il mobbing, lo stalking….uff,.. termini inglesi per esprimere la mancanza di quel valore fondamentale che ne è alla base, il RISPETTO. In alcune situazioni non si parla necessariamente d’amore, non sempre è dovuto, ma ci vorrebbe il recupero di quello che permette alla società di essere più vivibile e a noi esseri umani di evolvere: “Il RISPETTO RISPETTATO!”