10 settembre 2019, il New York Times annuncia la morte del fotografo più influente del nostro secolo :
Robert Franck , icona della fotografia del ‘900 e uno dei più grandi maestri del reportage.
Nato in Svizzera , da una svolta alla fotografia documentaristica , i suoi scatti in bianco e nero parlano da soli , senza alcun bisogno di didascalie ci raccontano l’ America del secondo dopoguerra riportando la quotidianità in modo oggettivo : parla della vita quotidiana , dei drammi delle persone di colore non ancora integrate , narra di un’ America autentica nascosta dietro l’ ottimismo ed il conformismo .
Franck risente dell’ influenza della “beat generation”, affiorano quegli elementi tipici della cultura “beat” : il rifiuto di norme imposte, innovazione dello stile , sperimentazione, sessualità alternativa, rappresentazioni esplicite e crude.
Egli cambia lo sguardo sul paesaggio da qui la definizione di “Manet della fotografia” dato dalla critica Jenet Malcom .
Il suo scopo era quello di raccontare l’ America autentica ,è proprio questa sua ricerca che lo porta a sperimentare e perfezionare il suo stile “on the road” , stile visivamente crudo ed espressivo , fotografie naturali , nessun testo e nessuna didascalia. Unicamente scatti rigorosamente in bianco e nero .
La sua raccolta di foto, rilegata nel noto libro “ THE AMERICANS” 1958 , ha come unico scopo quello di raccontare l’ America del bum economico vista da outsider. Le fotografie sono caratterizzate da una luce tagliente ed ombre morbide , uno stile naturale che esalta la quotidianità e le persone comuni .
Egli , così influente nell’ ambito del reportage, stravolge il mondo del foto documentarismo entrando nel mito della fotografia mondiale con queste immagini che non avevano bisogno di spiegazioni .
Un’ artista completo , che salta dalla fotografia al cinema , considerando già i suoi scatti parti di un lavoro iconico che non vanno mai isolate ,questo concetto di consequenzialità lo porterà più tardi a mettere in scena il suo cortometraggio .
Era un giovane , quando scappando dalla Svizzera in cerca di idee ed ispirazione trovò la sua strada , lavorando con passione e rinnovando il lavoro del reporter in America , riscrivendo il modo di raccontare il presente .
Si spegne nella sua casa all’ età di 94 anni.