Saludecio, la città dei muri dipinti

Dici Romagna e pensi alla caveja, ovvero ad un’asta d’acciaio saldata ad un’estremità superiore (“pagella”) decorata con i simboli della famiglia del proprietario terriero, con due anelli nella parte bassa; nata per bloccare il giogo, trainato dai buoi, al timone del carro o dell’aratro, serviva proprio per scongiurare lo slittamento del timone in caso di rallentamento improvviso.

Dici Romagna e pensi al vino Sangiovese, oppure al galletto sui tessuti e non pensi più invece al Passator Cortese, un falso storico la cui leggenda è stata costruita dai versi di Giovanni Pascoli, che all’epoca trasse in inganno anche Giuseppe Garibaldi.

Poi dici Romagna e pensi anche a un delizioso museo a cielo aperto qual è Saludecio, piccolo borgo nella Valconca. Qui incantevoli murales distillano muro muro le invenzioni più rilevanti dell’Ottocento, miste a scoperte di matrice recente come il fumetto, l’ecologia, il reggicalze, il tutù, la bomboniera e la carta igienica. Impossibile non riconoscere i vari brand che fanno parte ormai del quotidiano, dalla Coca-Cola nata da un mal di testa alla tela di Genova passata alla storia per i jeans che Levi’s ha reso celebri nel mondo. Che dire della pizza Margherita che tanto piaceva alla Regina d’Inghilterra? C’è anche lei a rallegrare il dedalo dei vicoli racchiusi dalla cinta muraria e dentro le monumentali porte di accesso: porta marina e porta montanara, per la difesa verso il mare e verso l’entroterra. C’è da dire che i murales nel piccolo borgo di Saludecio realizzati dagli artisti ARPERC, hanno fatto entrare di diritto e dal portone principale, il paese di Saludecio nell’Associazione Italiana Paesi Dipinti. Merito di “800 Festival”, un progetto di matrice storica che nella prima settimana di agosto rievoca il XIX secolo nell’entroterra romagnolo e che colora di arte le vie della cittadina posta sul contrafforte fra il Conca ed il Foglia, e all’origine del torrente Tavollo.

Qui, dove prosperano viti e ulivi, dove crescono bene i cereali e il bestiame, a 30 chilometri da Rimini (in Emilia-Romagna), oltre a Porta Marina merita interesse culturale anche una visita alla settecentesca Chiesa parrocchiale di San Biagio, definita la “piccola cattedrale” per la pregevolezza con la quale è stata impreziosita; dentro, le spoglie di Sant’Amato Ronconi, molto venerato nella zona, e il museo di Saludecio e del beato Amato. Chi cerca testimonianze medievali, non perda la visita alla Torre Civica oppure si rechi in via Pulzona 1708, dove si può prenotare l’osservazione guidata della volta celeste dell’Osservatorio dedicato a Copernico. In prossimità della primavera merita una visita il Giardino dei profumi, un parco all’italiana che raccoglie piante aromatiche e officinali, nato all’interno del più ampio progetto del Saluserbe. Interessanti anche le numerose manifestazioni disseminate lungo tutto l’anno solare, che il sindaco Dilvo Polidori si prende cura di autorizzare a patto rispettino sempre il carattere unico e proprio di questa realtà, fatto non trascurabile che li rende appunto degli appuntamenti di assoluto riguardo.

Box informazioni:

Comune di Saludecio

Piazza Ronconi Beato Amato, 1 (Rimini)

Tel – 0541869711 Sito – www.comunesaludecio.it

Email – info@comune.saludecio.rn.it

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