SAN GIMIGNANO: LA CITTA’ DELLE BELLE TORRI.

San Gimignano è un piccolo comune della provincia di Siena ricco di fascino e storia. Il borgo è stato costruito su un colle alto circa 300 metri e gode di una vista privilegiata sul caratteristico paesaggio della Val d’Elsa circostante. Il colle, come testimoniano diversi reperti rinvenuti nel territorio comunale, fu abitato sin dal periodo Etrusco ed Ellenistico, probabilmente proprio per la sua posizione dominante che consentiva di tenere sotto facile controllo la vallata. San Gimignano venne chiamata così attorno al X sec. d. c. in onore a San Giminiano, Vescovo di Modena vissuto nel 300, che si dice l’avesse salvata dall’assalto dei barbari comparendo loro sulle mura cittadine. Nel medioevo San Gimignano visse il periodo più florido, grazie anche al fatto di essere attraversata dalla via Francigena, una delle principali vie di comunicazione di quell’epoca. La città era un importante punto di riferimento per i numerosi commercianti, viandanti e soprattutto per i tanti fedeli che si recavano in pellegrinaggio a Roma e che necessitavano di ospitalità e spesso anche di assistenza. Alla fine del 1100 San Gimignano divenne un libero comune. La città fu coinvolta nelle lotte fra Guelfi e Ghibellini, cosa quasi inevitabile data la sua posizione centrale rispetto alle sue grandi rivali, Firenze e Siena. Malgrado le lotte, il 1200 fu per San Gimignano il secolo di maggior sviluppo economico, grazie principalmente al commercio dei prodotti locali (per lo più agricoli, come lo zafferano ed i vini). La città si arricchì notevolmente e furono compiute anche numerose opere pubbliche. In questo periodo la città fu impreziosita da ben 70 torri, che furono costruite da tante famiglie benestanti ad ostentazione della loro ricchezza e potenza. Ma già nel XVI sec. Il numero delle torri si era ridotto a 25, e prima di allora, nel 1255 fu emanato un regolamento che impediva alle varie famiglie del borgo di erigere delle torri che superassero, in altezza la più alta dell’epoca, la torre Rognosa, la torre del Palazzo Comunale, che aveva un’altezza di 51 metri, ed è la più antica. Le potenti famiglie Ardinghelli e Salvucci, le due più importanti della città, fecero costruire allora le proprie torri arrivando a sfiorare tale altezza, in modo da poter dimostrare tutta la loro potenza. Oggi la torre più alta raggiunge i 54 metri, ed è la torre del Podestà, conosciuta anche come torre Grossa. Essa insieme alle torri Gemelle di San Gimignano, sono le uniche su cui è possibile salire. La torre Rognosa, conosciuta anche come torre dell’Orologio è come già detto una delle più antiche della città; ed anche tra quelle meglio conservate. La sua ubicazione è piazza del Duomo, costruita nel 1200 con base quadrata, fu di proprietà prima della famiglia Gregori e poi degli Oti. Ancora oggi vi sono le 14 torri rimaste a caratterizzare il profilo di San Gimignano. Tornando a parlare della storia del borgo toscano esso fu governato dai Ghibellini fino al 1255, anno in cui passò in mano ai Guelfi, che ne distrussero le mura originarie. Vincendo la famosa battaglia di Montaperti nel 1260 i Ghibellini tornarono in possesso della città, ricostruendo ed ampliando le sue mura. Nell’anno 1300 San Gimignano accolse Dante Alighieri, giunto in veste di ambasciatore della lega Guelfa. Alla metà del secolo San Gimignano fu purtroppo colpita dalla peste e dalla carestia e non potette far altro che sottomettersi al potere di Firenze. La città quindi iniziò un lento declino politico ed economico, e proprio queste furono le condizioni che permisero la straordinaria cristallizzazione del suo aspetto medievale, pur continuando a crescere dal punto di vista artistico e culturale nei secoli successivi. Infatti fra il XIV e il XV sec. furono presenti a San Gimignano numerosi maestri senesi o più spesso fiorentini, chiamati soprattutto dagli ordini religiosi ad abbellire i propri possedimenti. L avorarono a San Gimignano Memmo di Filippuccio, Lippo e Federico Memmi, Taddeo di Bartolo, Benozzo Gozzoli, Domenico Ghirlandaio (suoi gli affreschi nella cappella di Santa Fina, situata all’interno del Duomo Romanico), Sebastiano Mainardi (nativo di San Gimignano), Piero del Pollaiolo, ecc. Nonostante lo scorrere dei secoli, San Gimignano è riuscita a preservare il suo aspetto medievale ed il suo fascino ancora oggi è indiscutibilmente uno dei piccoli grandi tesori della Toscana. La” città delle belle torri” come viene a ragione definita, è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1990.

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