E’ con i cinque sensi che impariamo a conoscere il mondo, ancor prima di iniziare a parlare. Quando ancora non possediamo la giusta abilità per nominare qualcosa o formulare una domanda, è toccando, guardando, ascoltando, annusando e gustando che impariamo cosa ci piace, cosa ci fa stare bene, cosa vogliamo tenerci stretto, e cosa no.
Da questo pensiero, tanto semplice quanto sottovalutato, prende il via l’idea del comune di Priverno, coadiuvato dall’associazione Priverno Città d’Arte, per creare delle esperienze sinestesi che indimenticabili per quanti decideranno di trascorrere parte dell’estate in un soggiorno della deliziosa cittadina in provincia di Latina.
Sapori&Sapere è un vero progetto enogastronomico e culturale, creato intorno a proposte turistiche che faranno dell’esperienza multisensoriale il punto centrale di una vacanza a Priverno. Partire dai 5 sensi perché cinque sono le esperienze fondamentali da percorrere e vivere immaginate per i visitatori, e non mancheranno momenti pensati appositamente anche per i più piccini.
Sapore&Tatto – Iniziamo dalle mani, dai gesti, dalla pelle, per “toccare con mano” la bellezza della storia e ricevere lo splendore di antiche sensazioni con tutto il corpo. Tappa da non perdere nella Città di Priverno è la visita al suo apparato Museale. Si inizia nel Centro storico con il Museo Archeologico, ospitato oggi nel Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli risalente al XIII secolo. Dimora storica di grande prestigio, questa struttura affaccia direttamente sulla piazza principale della città. Gli interni sono impreziositi da un ciclo pittorico in tardo-liberty che decora tutti i soffitti. Il museo è dedicato all’insediamento di Privernum, città che fu prima Volsca e poi Romana. Ricco di sculture, mosaici, monili e oggetti di uso quotidiano questo posto vi stupirà per la capacità di raccontare una storia antica, come i suoi avi. Non può mancare una tappa al Parco Archeologico di Privernum, situato nella località Mezzagosto, nel cuore della valle dell’Amaseno. Si estende per una superficie di circa 7 ettari e al suo interno emergono imponenti scorci del paesaggio urbano della Privernum romana. L’area archeologica è anche uno spazio per eventi culturali ed enogastronomici. Per avvicinarsi ancora di più a questo meraviglioso mondo del passato, per i ragazzi in età scolare sarà possibile frequentare il percorso-laboratorio “Il mestiere dell’archeologo”, che prende il via dalla visita ai depositi dove sono conservati numerosi reperti non esposti nelle aree museali e durante il quale gli studenti potranno ordinare i “cocci” e curiosare nelle operazioni di catalogazione e di studio dei materiali. Ancora più pratico e divertente è il corso “Mani in pasta”, per coinvolgere al mondo della cucina tipica e tradizionale del territorio. Un’esperienza tattile, visiva ed emozionale capace di raccontare la storia della città di Priverno attraverso la tavola: dalla panificazione della Falia, alla composizione della Bazzoffia, per chiudere con la Ciambella Cresciuta, i Giglietti, i Tozzetti croccanti. Una cena di degustazione con i partecipanti e gli chef. Rispettando la stagionalità dei prodotti, è possibile partecipare alla raccolta e produzione di liquori come quello del mirto e del limoncello, fino al miele e alle confetture di frutti diversi.
Sapori&Vista – Duemila anni di storia “da vedere” hanno consegnato a Priverno reperti archeologici, palazzi nobiliari, chiese medievali e un borgo di rara bellezza come quello di Fossanova, da ammirare in un tour che ne restituisce il valore. Il centro storico contiene i resti dell’epoca medievale, dalle chiese, quasi tutte costruite tra l’XI e il XIII secolo, ai palazzi nobiliari: Palazzo Zaccaleoni, Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli, Palazzo San Giorgio. Quest’ultimo, recentemente restaurato, attraversa l’intero isolato di via San Giorgio e ha le caratteristiche del Bargello. Tutto il piano terra è coperto da volte a crociera senza grandi finestre e poteva essere adibito a prigione o a locali di servizio come scuderie o altro. Due i percorsi tra cui scegliere. Il primo è “Museo che vedi… storia che trovi”, una due giorni per scoprire la città attraverso il patrimonio dei suoi musei. Dal Parco Archeologico dell’Antica alla visita al Museo Medievale e all’Abbazia nel Borgo di
Fossanova, per passare al Museo Archeologico e al Centro medievale della città con visite guidate anche nei Palazzi e nelle Chiese più preziose come San Giovanni Evangelista e San Benedetto (XI-XII sec), tutto “condito” dai sapori irresistibili dei menu tipici. Conoscere la storia racchiusa nei musei e le tradizioni gastronomiche diviene un momento di appropriazione delle radici storico culturali di un luogo per poterlo vivere in modo autentico. Il secondo coinvolge anche i bambini tra i 6 e i 9 anni, ed è il “Ricimosaico”. L’esperienza, realizzata con le guide del museo, offre la possibilità di osservare i mosaici esposti nel museo Archeologico, provenienti dalle ricche domus della città romana; i ragazzi potranno realizzare, inoltre, il loro mosaico “nilotico” utilizzando materiali alternativi e di “scarto.
Sapere&Gusto – Come può mancare un focus incentrato sul sapore? Quello della provincia di Latina è un territorio ricco di storia culinaria,che viene celebrato con il percorso “La strada della bufala e della cucina di tradizione”. Nelle famiglie, da generazioni, si tramandano le abitudini contadine che arricchiscono la tavola con legumi e minestre. Regina indiscussa della cucina privernate: “Non è una pizza, non è una focaccia e nemmeno un pane. È la Falia. Un prodotto d’eccellenza realizzato con farina, acqua e lievito madre dalla forma allungata e schiacciata”. A lungo ha rappresentato l’elemento base della dieta dei pastori. Altro prodotto principe è la mozzarella di bufala, che ha dato vita alla “strada della Bufala”, un itinerario di gusto sulla filiera bufalina che, oltre ai formaggi, offre carni saporite e pregiate. Altre eccellenze da non perdere sono: la Bazzoffia, un piatto “povero”, realizzato con ingredienti di “scarto” (pane raffermo o verdure avanzate) che consiste in una zuppa di carciofi, fave, bieta, piselli e cipolle, olio extra-vergine di oliva in abbondanza, uova e pecorino grattugiato. Nella catena Slow Food troviamo i “Chiacchietegli”, termine onomatopeico per indicare un tipo di broccolo, esclusivo del territorio, che fa riferimento all’atto di spezzare con le mani i “chiacchi”, e separare i germogli dal resto del gambo. Dal sapore più dolciastro, rispetto al più noto, ma sempre tipico, broccoletto privernate, fiorisce tra i mesi di dicembre e gennaio, coprendo i campi di un intenso colore viola che ricorda le immense distese di lavanda in Provenza. I chiacchietegli, mangiati freschi o sott’olio sono una gran specialità. Se, invece, Priverno è la vostra meta nella seconda quindicina di Luglio, non potete perdervi “Svicolando tra gli eventi”, una tre giorni in cui Priverno fa un tuffo nella storia, un viaggio nel tempo. Protagoniste assolute la cultura, l’arte, la musica nelle loro svariate espressioni. Un trionfo di spettacoli, suoni, sapori e suggestioni nei vicoli e nel borgo in festa.
Sapere&Udito – Aprite le orecchie! E non solo… A Priverno si organizzano splendidi concerti e momenti di musica in location d’eccezione. A pochi chilometri dal centro storico, troviamo il Parco di San Martino che si estende tutt’intorno per circa 15 ettari. Al suo centro si erge, in tutto il suo splendore, Villa Tolomeo Gallio, residenza nobiliare, voluta dal Cardinale omonimo come propria dimora di campagna. La costruzione a pianta quadrata si completa con quattro torri angolari che gli conferiscono un aspetto quasi di fortezza. Uscendo dal Parco di San Martino, si prosegue su via Marittima e si arriva al suggestivo borgo medievale di Fossanova. Racchiuso nell’affascinante cornice architettonica di uno dei più grandiosi complessi monastici cistercensi d’Italia, questo centro venne costruito a cavallo tra il XII e il XIII secolo. Al suo interno sorge maestosa l’Abbazia di Santa Maria, e ad essa adiacenti troviamo l’ex Infermeria del Borgo – ora un auditorium per concerti, convegni ed eventi – e la Foresteria per i Pellegrini, che oggi ospita il Museo Medievale di Priverno,la Stanza dell’Abate dove morì San Tommaso D’Aquino. Ed è proprio ispirato a lui il percorso “Sentire per ritrovarsi dal Cammino di Tommaso alla Via Francigena”. L’invito è quello di ripercorrere l’ultimo viaggio di San Tommaso, fino a proseguire per la via Francigena del Sud: una delle più belle esperienze possibili da fare a piedi (o in bicicletta) nel cuore dell’Italia, attraverso un sentiero di grande bellezza spirituale, paesaggistica e culturale, alla scoperta di borghi fermi nel tempo, pieni di storia.
Lungo il cammino e la via, racconti di tradizioni e cucine tipiche, strutture ricettive per pernottare, saranno la cornice perfetta per questo nuovo ascolto dell’anima. Un viaggio, questo, per chi ha voglia di staccare dallo stress per ricominciare a “sentirsi e ritrovarsi”.
Sapere&Olfatto – Ultimo ma non ultimo, il focus sul senso che fa capo al naso. Con il percorso “L’oro verde delle nostre colline” potrete scoprire l’olio delle colline pontine, una delle eccellenze tra i prodotti agroalimentari in Italia, al quale è stato riconosciuto il marchio DOP. Presenta un aroma fruttato da medio a intenso, si presenta con un colore che varia dal verde al giallastro, dal gusto deciso con note di erbaceo e pomodoro verde, delicatamente amaro e piccante. Su richiesta è possibile effettuare visite in uno dei frantoi del territorio. Con “Raccogli…Amo la natura”, attraverso sentieri ciclabili e sterrati, da percorrere a piedi, a cavallo e in mountain bike, si avrà l’opportunità di conoscere meglio la natura e rilassarsi in luoghi incontaminati. Con il “Percorso guidato nella raccolta delle erbe spontanee”, dalla durata di 6 ore, gli amanti delle passeggiate potranno dirsi soddisfatti. A piedi per i più piccoli, a cavallo o in Mountain bike per i più grandi. L’esperienza alla scoperta degli odori e dei profumi del bosco e dei campi, guidati da un erborista, sarà una vera lezione en plen air, immersi nei profumi delle erbe e dei fiori spontanei, per conoscere le loro proprietà. In ogni stagione, un tesoro all’aperto si mostra: dall’ortica alla piantaggine, dall’iperico alla calendula, dall’equiseto alla malva, tantissime sono le piante con cui sperimentare in laboratorio decotti, tisane, creme e distillati.
Insomma a Priverno ce n’è davvero per tutti i gusti, anzi, i sensi! Per informazioni, maggiori dettagli, costi e prenotazioni: info@privernocittadarte.it, eventi@comune.priverno.latina.it, Centralino +39 0773 912209.