L’arte come percorso di ricerca interiore che plasma e dà senso alle pulsioni, trovando loro un ruolo nel mondo esterno, e come strumento di riconoscimento reciproco dell’umanità. Per Valeriano Lessio, che vive e opera a Correzzola, in provincia di Padova, è appena terminata la partecipazione alla collettiva “Oro Contemporaneo” all’Artnaut Spazio Arte di Milano e dal 2 al 26 Luglio sarà presente alla LVIII Biennale di Venezia a Palazzo Zenobio, sede del Padiglione Nazionale del Bangladesh. Ma le sue opere lo hanno condotto ad esporre anche, oltre che in tutto il Veneto, in prestigiose location e mostre a Roma, Bologna, Monaco, Barcellona, al museo Dalì di Berlino, al museo di Bruges in Belgio e in Canada.
Importantissimi sono stati per la sua formazione gli incontri ed i confronti con tanti artisti appartenenti a diversi movimenti e correnti, in Italia e all’estero, che lo hanno portato a sperimentare continuamente tecniche, stili e materiali. In un primo momento, infatti, Lessio è stato attratto dalla pittura figurativa, iperrealistica. Agli anni iniziali della sua attività appartengono gli oli su tela, soltanto in seguito arricchiti da altri materiali spalmati sulla superficie prima di essere dipinta, per conferire alle opere brillantezza e dinamicità. Risalgono a questo periodo i ritratti, le nature morte, i paesaggi e i simboli della sua terra, come le maschere di Venezia (che il pittore interpreta in vari modi) o gli storici palazzi della città, tutti curati in ogni minimo dettaglio per esaltarne l’equilibrio delle forme.
Ma il solare temperamento di Valeriano Lessio ha presto necessitato di altre forme per esprimersi, di creare nuove strutture pittoriche e ricercare nuovi stimoli strutturali. Sono così arrivati i colori e l’astrattismo come miglior modello per sprigionarne l’energia e le vibrazioni in tutta la loro potenza. Tinte forti partono in maniera netta per poi mischiarsi, congiungersi, dividersi ancora, per trasmettere e sottolineare stati d’animo, impulsi, e diffondere gioia, serenità e benessere che corrispondono agli scopi, agli obiettivi a cui l’artista aspira.
La sensazione provata da un attimo indimenticabile, il racconto di un ricordo, la descrizione di un evento, l’arricchimento di un incontro. Sono questi i temi più cari a Lessio che trovano spazio sulla tela e vengono impressi nel dialogo costante tra macchie, linee, strisce e punti, ad un primo impatto elementi singoli che trovano, però, ben presto forza espressiva dalla loro unione.
L’obiettivo principale di Valeriano Lessio è essere accessibile a tutti, permettere ad ogni spettatore delle sue opere di identificarsi e cogliere una parte di sé in quella che è una parte di lui: l’essenza della propria umanità nell’umanità di un altro.