Da grandi si può star bene da soli e da piccoli si può aver problemi a socializzare o anche viceversa. Quando ero piccolina ho giocato tanto da sola e mi divertivo a fare dei lavoretti creativi: mobili e vestiti per le bambole, pupazzetti, orecchini … Faticavo a trovare degli amichetti, un po’ perché nel palazzo abitavano solo persone grandi, ma anche per timidezza. Per tanto tempo ho giocato con un amichetto immaginario, che sapeva ascoltare, consolare e rassicurare. Poter condividere con lui del tempo mi aiutava ad immaginare, a creare nuovi mondi fantastici. In psicologia dello sviluppo li chiamano paracosmi, personaggi e realtà di fantasia. Sembra che abbiano effetti positivi nella crescita dei piccoli in ambito di capacità linguistica, creatività, sviluppo emotivo. Così poi da adulti continuiamo a dialogare con noi stessi, ragionando a volte a voce alta, ne ho visti tanti! Questo può aiutare a risolvere problematiche personali se non c’è nessun’altro che ci ascolta o altrimenti si esce completamente fuori di testa! Altre volte si interpretano giochi di ruolo, dove simbolicamente diventiamo un personaggio, in situazioni ed epoche diverse dalla nostra per provare a vivere una realtà alternativa. Mettersi nei panni di altri può essere d’aiuto a comprendere emozioni e comportamenti differenti dal nostro punto di vista.
Per fortuna crescendo si cambia, a volte in meglio a volte no. A me ha aiutato molto lo sport di squadra, la pallavolo e il teatro amatoriale dove quasi ogni emotività è sparita. Il confronto con gli altri è importante, così come la collaborazione, la cooperazione quando ci sono obiettivi comuni.
Oggi in un mondo digitale, dove il virtuale, i social sono entrati nelle nostre vite, anche le amicizie possono essere poco reali. Avere tanti amici su facebook o instagram, chattare su vari siti, scambiare corrispondenza con persone sconosciute, che condividono a volte profili falsi non è una bella soluzione, soprattutto se cerchi l’anima gemella!
Molte persone non riescono a vivere delle relazioni reali, perché hanno difficoltà a confrontarsi con gli altri nella vita di tutti i giorni, scambi interpersonali uguali a zero, che nei giochi, nelle chat inventano una vita nuova e più … “commerciale”!
Problemi di carattere e temperamento possono accompagnarci per anni, chiedere aiuto a professionisti seri può essere una buona strada. Mi è capitato di offrire consulenze e trattamenti a persone con tali difficoltà e spesso consigliando attività sportive, meditazioni, percorsi creativi, artistici, ho visto dei cambiamenti incredibili.
Di questi tempi ci viene difficile condividere, il tempo dell’aperitivo è un po’ bloccato, così come l’abbraccio confortevole, ma dobbiamo trovare il modo di socializzare in maniera più profonda e più vera. Saper stare insieme agli altri e comprenderne gli stati d’animo può trasformarsi in una grande forza. Un valore come l’amicizia non perde mai della sua energia positiva anzi meglio “buona”! Uhm … si cresce e così la vita insegna a renderci migliori.