Stil appia: 50 scatti di Giulio Ielardi alla riscoperta di una grande arteria dell’antichità

Organizzata dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e con il patrocinio dei Consigli Regionali del Lazio, della Basilicata e della Puglia, oltre al patrocinio del Comune di Mesagne, del Parco naturale dell’Appia Antica, del Parco naturale dei Castelli Romani, di Italia Nostra e de La Compagnia dei Cammini, la mostra “Still Appia. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento”, curata da Simone Quilici e Luigi Oliva, è aperta fino al 9 ottobre 2022 presso il Complesso di Capo di Bove.

Sono oltre cinquanta scatti del fotografo romano, che raccontano il suo viaggio fatto a piedi nel 2021, in solitaria lungo la via Appia da Roma a Brindisi. Un viaggio durato ventinove giorni tra strade, ruderi e borghi alla riscoperta di una delle strade più antiche di Roma. Viaggio che è stato raccontato anche quotidianamente sulle pagine social tra il 26 settembre e il 24 ottobre 2021.

Le fotografie di Ielardi non sono solo un reportage ma rappresentano la testimonianza dell’importanza del progetto Appia Regina Viarum che, grazie all’interesse del Ministero della Cultura, vuole valorizzare questa arteria dell’antichità, attraverso interventi di sistemazione del tracciato e dei monumenti in tutte le Regioni – Lazio, Campania, Basilicata e Puglia – attraversate dall’Appia stessa.

La Via Appia è a più antica tra le grandi vie di comunicazione, le “viae publicae”, e fu iniziata nel 312 a.C. da Appio Claudio Cieco per aprire la strada verso la Magna Grecia nel contesto delle guerre sannitiche. Nata quindi per scopi militari, contribuì anche ad incrementare il commercio e a diffondere la cultura greca grazie al porto di Brindisi che forniva un collegamento diretto con la Grecia, l’Oriente e l’Egitto. Difatti nei secoli successivi, a Roma si diffusero il teatro, la lingua greca, l’arte e la letteratura ellenica.

Giulio Ielardi non è nuovo a progetti di questo tipo. Fotografo professionista e giornalista pubblicista, è autore di una trentina di volumi su patrimonio culturale, turismo e promozione del territorio, parchi e aree protette, nonché di mostre divulgative, campagne d’opinione, siti web, materiali istituzionali per associazioni, Regioni e ministeri. Ha vinto numerosi riconoscimenti.

Il suo ultimo libro, pubblicato a fine 2020, è un lavoro di street photography dal titolo “Aeterna”, dedicato al centro storico di Roma. È la prima parte di una trilogia dedicata alla città, un progetto che ha per titolo “Niente come Roma”. In preparazione il secondo volume, dedicato al GRA-Grande Raccordo Anulare e con la curatela di Massimo Siragusa.

A novembre 2021 è stato tra i vincitori dell’Italian Sustainability Photo Award, con una foto scattata sul GRA (Grande Raccordo Anulare di Roma).

Con questa mostra pone l’attenzione sulla necessità del recupero delle ricchezze architettoniche dell’antichità, che con la nuova attitudine alle esperienze che vengono definiti “cammini”, possono davvero diventare la nuova frontiera del turismo italiano.

Maggiori informazioni sul lavoro di Ielardi possono essere trovate sul sito www.giulioielardi.com

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