Successo per Adriano Segarelli e MeetArt al Ex-Mattatoio

Roma- Testaccio Ex Mattatoio presso il Largo Dino Frisullo, fino all’8 Luglio “Destrutturalismo interiore” la personale di Adriano Segarelli. Sotto la direzione di MeetArt-ArteLive360 presso il Collettivo Gastronomico (dal Guido Reni al Testaccio) si contaminano d’arte i luoghi non convenzionali della città eterna. Un’esposizione unica, all’interno di una location d’avanguardia post-industriale con il patrocinio del Municipio Roma I Centro:  MeetART  come sempre sa sorprendere il proprio pubblico, attraverso un vero e proprio percorso multisensoriale alla scoperta del teatro, della danza, della cucina italiana, dei manufatti e delle profonde emozioni, nascoste tra le pieghe della memoria dell’artista. Per l’occasione più di 20 le opere di Adriano Segarelli, tra tele e sculture, dedicate al Destrutturalismo interiore: la nuova corrente artistica fondata dal pittore, scultore e scrittore romano. Attraverso le tele di Adriano traspare la totale coerenza con il suo percorso: corpi delimitati dal segno scuro, gesti rapidi su una tavolozza matura, terracotta che ha l’esigenza di fissare questi corpi sfuggenti. Tutto questo e non solo Segarelli, un’artista da tener d’occhio sul panorama della Capitale. Qui l’arte esce dalle gallerie e dai tradizionali luoghi espositivi per contaminare gli spazi urbani non convenzionali.
“La cultura è l’unica droga che crea indipendenza -dichiara l’ideatrice MariaPia Montefusco-. Per questo ormai da anni realizziamo progetti innovativi ed integrati di valorizzazione culturale, inserendo la qualità dell’offerta artistica in contesti alternativi, luoghi di intrattenimento, dove bellezza, eccellenza e passione rimangano le parole d’ordine. Scopo dei nostri format è quello di stimolare un dialogo interattivo, una fusione tra le varie forme d’arte, creando delle vere e proprie contaminazioni artistiche.”
NOTA BIOGRAFICA ADRIANO SEGARELLI
 Artista contemporaneo e scrittore, nasce a Roma nel dicembre del ’78. La sua pittura si alterna tra il figurativo concettuale, che va a fondersi in una cornice informale e talvolta materica, e il metafisico, caratterizzato da sagome vettoriali e ombre che mostrano la loro piena espressività in uno spazio surreale. Il percorso pittorico viene scandito negli anni da figure femminili dalla forte poetica ispiratrice che, per l’artista, rappresentano in realtà l’altra parte dell’uomo, quella parte più fragile e sensibile e, di conseguenza, più comunicativa. Un istinto interiore che trova la sua creatività in opere che nascono dalle varie emozioni e da tutti quegli stati d’animo che mutano continuamente. Una ricerca ossessiva senza sosta che punta alla vera essenza dell’animo umano. L’esigenza comunicativa attraverso il linguaggio del corpo prende forma anche nella scultura, rappresentando e interpretando, attraverso la lavorazione della creta, il lato profondamente emozionale, i disagi e i sentimenti racchiusi nell’essere umano. “Improvvisamente ho visto le mie opere sotto forma di un destrutturalismo interiore, dove non conta più la forma del corpo. Perché quella figura viene in qualche modo “smontata” dall’interno, di fatto destrutturalizzata, mettendo a nudo l’interiorità dell’essere umano, per cercare sempre più a fondo le emozioni che lo governano”. Non è la forma di per sé a comunicare, ma il suo linguaggio introspettivo, composto da movimento ed espressione. Tutto questo diventa un concetto visionario perfettamente in simbiosi con la natura e tutta l’energia che costantemente si trasforma e rende ciò che è ciclico inevitabilmente immortale.
Testo e foto Cristoforo Russo

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