Il tennis italiano vola alto!

Il pezzo prende vita durante la finale dell’ATP 250 di Cagliari, dove un immortale Lorenzo Sonego, dopo aver incassato un parziale di 2-6 al primo set dal serbo Djere, risorge al tie-break del secondo set e approfitta dell’unica crepa mostrata dall’avversario sul 2-2 del terzo set, aggiudicandosi il torneo casalingo per 2-6 7-6 6-4!

Insomma il 2021 per il tennis italiano prosegue sulla bellissima scia del 2020, con risultati dei professionisti sempre in crescita e consolidamento della seconda posizione in classifica per numero di tesserati in Italia, solamente dopo il calcio.

Ma parliamo proprio dei professionisti: si perché dal 5 di Aprile abbiamo ben 10 tennisti tra i primi 100 nella classifica ATP; questo per il tennis Italiano è un traguardo storico che è stato raggiunto per la prima volta proprio pochi giorni fa.

La classifica italiana nel ranking generale è guidata da Matteo Berrettini, che con un best ranking da ottavo del mondo nel 2019 è ormai presente in top ten proprio dalla fine di quell’anno. Purtroppo il 2021 per lui è iniziato con uno stiramento all’addome che gli ha imposto un periodo di stop ed un rientro graduale: il primo test è avvenuto proprio a Cagliari dove ha giocato il doppio con in fratello Jacopo.

La seconda piazza è occupata dall’eclettico Fabio Fognini: con un best ranking in nona posizione ed occupando attualmente la diciottesima piazza, sta per scendere in campo a momenti nel doppio di Monte Carlo assieme all’argentino Diego Schwartzman.

Sinner e Sonego meriterebbero un articolo a testa. Jannik Sinner occupa attualmente la 23esima piazza mentre Sonego la 31esima, e sono le due teste di ponte di questa armata italiana che sta salendo gradualmente verso l’alto della classifica dei tennisti professionisti. Rispettivamente 19 e 25 anni, del primo si sta sentendo parlare parecchio ed ormai è un nome familiare anche ai non appassionati di tennis, il secondo non è un tennista di primo pelo ma ha raggiunto ora una maturità sportiva che gli sta permettendo di raccogliere dei risultati meritatissimi.

Jannik Sinner ha un talento straordinario e già qualcuno comincia ad accostarlo (propriamente o no sarà solo il tempo a dirlo…) a Roger Federer, e dopo il titolo mancato a Miami dove comunque è entrato in una ristretta cerchia di tennisti under 20 ad aver partecipato ad una finale di un Master 1000, ci saprà sicuramente regalare altri record nel corso della stagione.
Lorenzo ha invece lavorato e faticato tantissimo, per tirare fuori delle risorse mentali fuori dal comune che mi sento di accostare a quelle di Djokovic: un giocatore che non è mai vinto finché non lo batti davvero vincendo l’ultimo punto, che può risorgere dalle ceneri in qualsiasi momento e lasciarti con un pugno di mosche in mano dopo tre ore di gioco. Lorenzo è questo, il cristallino e puro esempio di come il cuore ed il sacrificio possano sopperire alla differenza di talento.

69esima piazza per Stefano Travaglia che ormai a 29 anni è un veterano, ma che proprio quest’anno ha raggiunto il suo best ranking piazzandosi 60esimo l’8 Febbraio.

Purtroppo la carriera di Stefano è stata fortemente influenzata dagli infortuni che lo hanno intercettato lungo il cammino e che quindi non gli hanno permesso di avere una progressione lineare. Tuttavia dal 2017 gode quasi di una seconda carriera mettendo in bacheca i primi titoli Challenger e arrivando proprio quest’anno per la prima volta in finale di un torneo ATP al 250 di Melbourne, vinto poi da Jannik Sinner.

Lorenzo Musetti, classe 2002, occupa la piazza numero 84, che tra l’altro è anche il suo best ranking. Gli ultimi due anni per il tennista romagnolo sono stati densi di progressi e di risultati, risultati che stanno ancora arrivando e che miglioreranno sempre di più: il suo 2021 non parte bene uscendo subito alle qualificazioni per gli Australian Open. Torna a giocare i Challenger senza mettere in bacheca titoli, ma ad Acapulco, ATP 500, arriva l’acuto: vince i tre turni di qualificazione ed elimina il numero 9 del mondo Diego Schwartzman in tre set, elimina Tiafoe al final tie-break e Dimitrov in due set, viene stoppato solo da Tsitsipas in semifinale, ma dopo un cammino difficilissimo giocato alla grande. La settimana dopo arriva ai sedicesimi di finale del 1000 di Miami, mentre a Cagliari perde con il finalista Djere.

Caruso, Mager e Cecchinato occupano la 90, 92 e 94esima posizione. Tutti e tre tennisti professionisti da oltre dieci anni navigano in top 100 da tempo, come anche l’occupante della 97esima posizione, Andreas Seppi, classe 1984 ed ex top 20 ATP.

Insomma un gruppo eterogeneo, trasversale a livello di età anagrafica, un mix di esperienza e di spensieratezza delle prime esperienze da professionisti, un mix di talento e di cuore
Tra i veterani che hanno ancora molto da dare, i maturi che hanno tutt’ora margini di miglioramento ed i giovani che ancora devono capire bene il loro talento e come esprimerlo, questo 2021 si prospetta davvero esplosivo per il tennis italiano e per un movimento che sta facendo davvero qualcosa di grande.

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