The Suicide Squad: Mission Suicida Analisi e recensione

Parlare del film non sarà semplicissimo, ci sono innumerevoli aspetti da analizzare poiché la produzione ha creato un opera incredibile, ma nel vero senso della parola. Nel film sono presenti innumerevoli elementi diversi che sono stati miscelati a dovere al fine di rendere lo spettatore parte integrante del racconto.

The suicide Squad: missione suicida (da ora in avanti solo Suicide Squad) a livello di trama non si discosta troppo dal suo omonimo uscito nelle sale nel 2016 con la Waller, interpretata da Viola Davies, che è costretta ancora una volta a mandare un gruppi male assortito di creature e umani a risolvere una situazione spinosa dal quale difficilmente torneranno. Cosa cambia allora? Cambia il come. James Gunn alla regia porta sullo schermo tutta la sua vita come regista e tutto il suo personale trascorso nei film sui supereroi.

Il film sta tutto qui, scelte semplici che rendono Suicide Squad più incisivo, coinvolgente e persistente per lo spettatore. Oltre alle scena d’azione magistralmente create ci sono personaggi che sono meno “ingombranti” rispetto al 2016 dove il film era poco incentrato sul gruppo e di più su scena fine a se stesse. Qui invece Gunn usa le 2 ore di film per farti conoscere più o meno bene tutte le sfaccettature dei membri del team, lasciandoti quindi sempre quell’alone di incertezza sulla loro possibile sopravvivenza, il tutto mentre un enorme creatura aliena che sembra fatta di gelatine gommose ti riempie lo schermo.

La scelta del Rated R è stata molto efficace riuscendo a dare al film quel tocco di drammatico .spezzato da battute demenziali un po’ come si era visto nel primo Deadpool. Dal cast emergono un Idris Elba che ci crede e riesce a essere l’eroe di cui si ha bisogno senza essere opprimente rispetto ai colleghi sullo schermo, una Margot Robbie sempre più straordinaria, capace di strappare anche una lacrima in alcuni momenti drammatici del film, che riporta su schermo un Harley Quinn finalmente libera dalla presenza ingombrante di un joker che poco aveva a che fare con la trama e ultimo ma di sicuro non per importanza, Jhon Cena che a dirlo così fa decisamente strano, eppure l’attore si cala perfettamente nella parte e porta una ottima performance sul grande schermo.

Il film, che a primo impatto può sembrare un po’ sconclusionato, a fine riproduzione ti

prende per mano ripercorrendo tutte le scelte dei personaggi e della troupe che hanno portato a quel risultato e rivedi ogni battuta e ogni sequenza con un gusto nuovo. L’unica pecca è la fama che la Warner si era fatta finora sui film con i supereroi e ciò sta incidendo sugli incassi del film e come sappiamo questo potrebbe influenzare sulla possibilità di un sequel. Ciò non toglie che se dovesse arrivare sappiamo che Gunn continuerà a offrirci un prodotto sempre nuovo e sempre di qualità eccelsa.

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