TUORO SUL TRASIMENO (PERUGIA) COSA VEDERE NEL BORGO AFFACCIATO SUL LAGO

Tuoro sul Trasimeno (Perugia) è il comune italiano sul cui territorio ebbe luogo nel 217 a.C. lo scontro – noto appunto come battaglia del Trasimeno – tra le legioni romane del console Flaminio e l’esercito cartaginese guidato da Annibale, che guidò le sue truppe alla terza vittoria consecutiva su Roma. Il ricordo di questo avvenimento storico è oggi tenuto vivo dal Museo di Annibale di Tuoro, nelle cui sale è possibile tornare a scoprire questa pagina di storia e del territorio in cui si svolse da diversi punti di vista – geologico, antropologico, storiografico e iconografico – oltre che con il carattere innovativo della proiezione, nella sala cinema 4D dedicata, di un video immersivo di otto minuti che ricostruisce le atmosfere della battaglia in 3D e con effetti polisensoriali.

Il centro attuale, in ogni caso, non sorse prima dell’epoca medievale – più precisamente del XIV secolo – e fu a lungo al centro di dispute dei potentati circonvicini che volevano assicurarsene il controllo per la sua posizione strategica al confine tra il territorio di Perugia e la Toscana. Solo a partire dal XVI secolo Tuoro conobbe uno stabile periodo di pace come stazione di posta e dogana integrata nei domini dello Stato della Chiesa.

Nel centro storico del paese meritano di essere segnalate la chiesa di Santa Maria Maddalena – che, eretta verso la fine del XIV secolo, fu ricostruita nella seconda metà dell’Ottocento su progetto di Giovanni Santini e conserva al suo interno un pregevole affresco del pittore futurista Gerardo Dottori realizzato nel 1949 – e il Palazzo del Capra, detto anche “di Nardo, anch’esso in qualche modo legato al ricordo della battaglia del Trasimeno (e non a caso è al suo interno che è ospitato il Centro di Documentazione della battaglia del Trasimeno e Annibale, responsabile della gestione del museo di cui si è detto): la tradizione vuole infatti che questo edificio sia stato costruito sugli antichi resti del mausoleo dedicato al console romano Caio Flaminio. Le dimensioni attuali il Palazzo le raggiunse tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, probabilmente su iniziativa di Benedetto di Filippo di Benedetto, nipote dell’illustre giurista Benedetto dei Benedetti e soprannominato “il Capra”, da cui forse il nome dell’edificio. Degno di nota, all’interno dell’edificio un affresco di Pietro Vannucci, ovvero il Perugino.

Nel territorio comunale di Tuoro merita di essere menzionata la spiaggia di Punta Navaccia, tra le più belle spiagge attrezzate sul Trasimeno e nei cui pressi quale sorge l’area nota come “Campo del Sole”, una sorta di museo a cielo aperto ideato da Pietro Cascella con la collaborazione di due scultori, l’italiano Mauro Berrettini e la svizzera Cordelia von den Steinen. Più precisamente si

tratta di una installazione – creata in progressione tra il 1985 e il 1989 – di 27 colonne – sculture in pietra arenaria grigia locale, detta “pietra serena, realizzate da artisti italiani e non nel laboratorio dei torrigiani Giulio e Mauro Borgia. Ognuna alta circa 4,5 metri e di diametro variabile tra i 70 e gli 80 centimetri, esse sono disposte in una sorta di spirale che conduce ad una tavola posta al centro dell’opera e sormontata da un simbolo solare.

Da Tuoro sul Trasimeno è infine possibile imbarcarsi per raggiungere l’Isola Maggiore sul Trasimeno, dove sarà possibile visitare, accanto ai percorsi naturalistici, anche la Chiesa di San Michele Arcangelo, notevole per i suoi affreschi, e il Museo del Merletto, attività che per tutto il Novecento ha visto impegnate le donne dell’Isola.

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