Le elezioni politiche del 25 settembre scorso hanno parlato chiaro: il partito della Meloni ha vinto le elezioni con uno scarto di sette punti dal secondo partito (il PD). L’altro partito che può considerarsi vincitore, a mio avviso, è il Movimento cinque stelle. Ma andiamo con ordine.
Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, ha preso il 26% circa sia alla camera dei deputati che al senato della repubblica e ha vinto le elezioni. Ciò che mi preoccupa di più riguardo questo partito è il fatto che si è proposto durante tutta la campagna elettorale come un partito nuovo, un partito che non è mai stato al governo, illudendo in questo modo gli elettori. Infatti, andando a vedere chi sono i componenti del partito della Meloni, si nota subito che molti sono ex forzisti e molti altri ex leghisti. Di nuovo, dunque, questo partito, non ha nulla.
Il Partito democratico invece è arrivato secondo ed è quello che, a mio parere, ma penso a parere di molti, ha straperso le elezioni, sbagliando completamente la campagna elettorale. Gli elettori di centro-sinistra si meritano senza dubbio un partito in cui riconoscersi, ed è proprio per questo che il Pd dovrebbe sciogliersi.
L’altro partito che può essere considerato come un semi-vincitore è il Movimento cinque stelle. Infatti quest’ultimo, prima della campagna elettorale, era dato come un partito in
picchiata (circa 8/9%). Il risultato finale è invece stato positivo, superando il 15%. Ciò è dovuto soprattutto grazie alla buona campagna elettorale, e alla persona di Giuseppe Conte (un elettore su due ha votato M5s per Conte). Altro dato da dover ricordare è il fatto che, considerando solo il mezzogiorno d’Italia, il M5s è primo partito.
Per quanto riguarda gli altri partiti, bisogna sottolineare il risultato fallimentare della Lega che passa dall’oltre 30% della crisi del Papeete (estate 2019) al 9%, e la sostanziale stabilità di Forza Italia
