Al Teatro Ghione in scena l’Associazione Culturale 99, alle ore 21:00, con una trama divertente e sofisticata, basata su bugie ed equivoci. Regia di Rosario Tronnolone
Una grande stella del teatro internazionale che non smette mai di brillare, allietando e sorprendendo lo spettatore da oltre cinquant’anni, con una trama sofisticata e divertente. Il 22 maggio a Roma, presso il Teatro Ghione, l’Associazione Culturale 99 presenta alle ore 21:00 la commedia ‘Fiore di Cactus’, con Paola Pulci, Stefano Licci, Alessandra Berton, Gaetano Lizzio, Libero Bentivoglio e Rosario Tronnolone.
Cactus Flower – scritta da Abe Burrows su testo di Barillet&Grédy – fu uno dei massimi successi degli anni ’60 a Broadway, dove debuttò nel dicembre del 1965 e chiuse solo nel novembre del 1968, dopo 1234 repliche. L’anno successivo ne venne tratta una fortunatissima versione cinematografica con icone del grande schermo come Walter Matthau, Ingrid Bergman e una giovanissima Goldie Hawn. Dopo più di mezzo secolo la pièce teatrale continua a emozionare i teatri di tutto il mondo grazie a un intreccio basato su equivoci e complicazioni derivanti da bugie. In questa commedia “è possibile individuare il bandolo che scioglierebbe l’intricata matassa nella confessione della lampante verità dell’amore – spiega Rosario Tronnolone, attore e regista dello spettacolo in scena al Teatro Ghione. Amore che, peraltro, è presentato all’inizio in un’accezione tragica: una giovane donna tenta il suicidio perché l’uomo che ama è già sposato. Non è vero, scopriremo in seguito, ma lungi dall’essere risolutiva, questa bugia (o meglio, il tentativo di nasconderla) darà il via all’intricata matassa di complicazioni a cui accennavamo prima. Eppure ad entrambi basterebbe guardarsi intorno per scoprire che il vero amore è in realtà più vicino di quanto pensino”.
L’amore è analizzato nella sua forma più complessa, il triangolo: un uomo ha paura di invecchiare e cerca, in una relazione non impegnativa con una ragazza molto più giovane di lui, l’illusione di una eterna giovinezza; una donna coltiva un amore non corrisposto, accontentandosi della condivisione della quotidianità professionale di un uomo che, pur ritenendola indispensabile al suo lavoro, neanche si accorge di lei; una ragazza cerca in un uomo maturo una rassicurante figura paterna che non la inganni, ma per questo lo idealizza e gli rende difficile vivere all’altezza del modello che gli ha imbastito addosso. L’intervento di altri tre personaggi, un giovane scrittore solitario, un attore pasticcione, e un galante diplomatico, farà sì che il triangolo si sfaldi e che si formino due coppie più solide e meglio assortite. “Dunque, guardiamoci intorno – continua Tronnolone. Potremmo scoprire anche noi, come loro, che l’amore è più vicino di quanto pensiamo”.
Luci a cura di Luisa Monnet, costumi di UkCharmVintage.
Biglietti (15 euro, prevendita inclusa) disponibili su circuito TicketOne o presso il botteghino del Teatro Ghione – in Via delle Fornaci 37, Roma – dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19, la domenica dalle 14 alle 19.