Avete bisogno di un disco, un vestito, un libro, un accessorio o un elettrodomestico, ma non avete soldi per pagarlo? Sappiate che a Berlino potreste acquistarlo senza cacciare un centesimo dalle vostre tasche. Incredibile ma vero. Dovete solo recarvi all’interno dello Schenkladen Systemfehler di Friedrichshain, quartiere situato a nord-est di Alexanderplatz, uno dei tanti luoghi fulcro della via notturna e notoriamente sede degli squatters. All’interno di questo particolare tipo di store, ottenere la merce che si vuole è semplice: basta portare qualcos’altro in cambio; ma ciò non è obbligatorio e quindi potreste semplicemente entrare, puntare ciò che più vi aggrada, ringraziare cordialmente il commesso presente, per poi andarvene nella massima legalità. Eventualmente, la prossima volta che varcherete di nuovo la soglia dello Scheenkladen, sarete voi a ricambiare il favore, portando in Jessnerstraße 41, sede del negozio, tutto ciò che avete in casa da anni e che non vi serve più. Attenzione però, non ci troviamo davanti a della pura e semplice carità. Piuttosto sarebbe corretto parlare di economia sostenibile, ovvero uno scambio di merce solidale a livello locale, in grado di mettere in circolo una sorta di microeconomia, concretamente funzionale, per il continuo fluire di beni e ricchezze, altrimenti sprecate e inutilizzate. Il tutto non è però una novità assoluta, poiché il primo esperimento di commercio sostenibile risale già al 1999, quando nella città di Amburgo aprì un cosiddetto Umsonstälden, facilmente traducibile in inglese come “free shop”. Dopo anni, ormai il numero è salito a 60. Non si tratta di solidarietà, giova ripeterlo, ma di un efficiente esempio di collaborazione dal basso, promossa dagli stessi cittadini. Per quanto riguarda la gestione di questi punti di scambio, tutto è nelle mani di volontari che si danno il cambio durante l’orario di apertura. L’affitto dei locali, nella maggior parte dei casi, avviene per mezzo di donazioni libere. Nel caso dello Schenkladen Systemfehler è possibile contribuire con una cifra di 5 euro mensili, attraverso il sito ufficiale. Una richiesta decisamente “sostenibile”, tanto per rimanere in tema. A voi la scelta.
Ecco alcuni siti web dei vari Umsonstläden di Berlino:
http://systemfehler-berlin.de.vu/
http://ula.blogsport.de/2012/10/04/ula-bei-den-experimentdays/
http://www.kubiz-wallenberg.de/
Silvia Di Pasquale