Come una mazzata tra capo e collo, il Governo ha deciso di dichiarare la zona rossa su tutta Italia, emanando una serie di direttive atte a cercare di contenere il più possibile la diffusione del virus e così, improvvisamente, piscine, palestre, cinema, teatri, centri estetici, parrucchieri e molte altre attività sono state chiuse, mentre altre, fortemente limitate.
Diversi Paesi stranieri hanno chiuso le porte a noi italiani e stanno provvedendo a mettere in quarantena i nostri connazionali all’estero, con tanto lavoro di diplomazia da parte della Farnesina per cercare di sbrogliare questa matassa e risolvere le varie situazioni di disagio.
Intanto sul web spopola l’hastag #iostoacasa, con molti personaggi famosi che stanno facendo girare i loro videomessaggi di incoraggiamento per spronare le persone a seguire le ultime direttive ministeriali, sperando che veramente tutto ciò possa essere sufficiente a contenere la situazione di emergenza che stiamo attraversando.
Tuttavia, forse si è capita davvero la gravità del momento solo quando è stato imposto anche lo stop di tutte le manifestazioni sportive, con conseguente blocco della tanto amata Serie A, la vera ragione di vita di moltissimi italiani… E adesso che si farà? Come riusciremo ad affrontare la noia delle prossime settimane? Ecco che subentra quasi l’angoscia, la paura del non saper che fare, come se le nostre anime fossero anestetizzate, in assenza del solito compino da svolgere ogni giorno.
Inoltre, niente mostre, niente cene fuori o a casa con amici, niente aperitivi o dopo cena, divieto di stare in luoghi affollati, distanza minima di un metro da osservare tra le persone e proprio in questi minuti l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato che l’epidemia da Sars-CoV-2 ha ufficialmente raggiunto il livello di pandemia globale. D’ora in poi, dunque, potrà richiedere misure, anche drastiche, a tutti i singoli Stati.
L’Italia non si ferma…o forse si? Di sicuro rallenta e anche parecchio, ma proviamo a guardare il bicchiere mezzo vuoto e a prendere qualcosina di buono da questo momento, che poi possa entrare definitivamente nelle nostre vite anche quando (e si spera presto) potremo tornare alla normalità. Smartworking e telelavoro finalmente non sono più concetti astratti o futuristici, ma improvvisamente sembrano essere la regola. Valrà lo stesso anche in futuro? Magari applicandolo anche ai colloqui di lavoro, che troppo spesso vedono i candidati doversi sobbarcare costi non indifferenti in termini di trasporto e tempo per recarsi presso un potenziale datore di lavoro a sostenere un’intervista da mezz’ora o poco più… Ricordandoci che Skype, per dirne uno, esiste dal 2005, tutto ciò sembrerebbe qualcosa di assurdo anche se fossimo nel 2010, dovrebbe essere illegale nel 2020.
Le ultime settimane hanno fatto registrare numeri molto positivi per la grande distribuzione organizzata (supermercati, ipermercati, etc…) e un abbassamento del costo del petrolio. Bene, ma molti altri settori stanno soffrendo e soffriranno moltissimo. Questo sarà un altro bel banco di prova per l’attuale Governo: le misure che verranno messe in campo, saranno sufficienti ad arginare la crisi economica legata ad un blocco massiccio di attività e mobilità?
Coloro che possono continuare a lavorare e sono oculati nella gestione del loro denaro, forse si ritroveranno anche con un saldo positivo tra qualche mese, essendo stati costretti a ridurre drasticamente tutte le occasioni di consumo, dalle cene alle attività di intrattenimento.
Questo periodo, però, verrà ricordato solo come un enorme buco nero oppure possiamo cercare di viverlo anche come occasione di crescita personale?
La virtualizzazione degli eventi, sta creando enormi occasioni di studio, confronto e crescita
personale, in forma quasi sempre gratuita (e anche senza la necessità di uscire di casa). Molti giornali stanno rendendo liberamente fruibili online i loro contenuti, per aiutare le persone a superare in maniera costruttiva questi momenti di noia e solitudine forzata.
Le famiglie possono riscoprire il tempo insieme e la bella stagione sicuramente può essere un valido alleato per qualche sana attività ricreativa all’aria aperta (sempre rispettando il famoso metro di distanza…). Riassaporare il valore delle piccole cose, del vivere con calma, del prendersi cura di se stessi, guardando un buon film, studiando una lingua straniera, praticando la meditazione, allenandoci, leggendo, oppure anche conoscendo meglio i propri vicini di casa.
Perchè alla fine l’atteggiamento è quella piccola cosa che fa una grande differenza: piangersi addosso, o cercare di prendere il massimo da quello che abbiamo?