Un viaggio nella vita moderna, attraverso i suoi aspetti più particolari, dove l’individuo americano passa attraverso un intelligenza artistica . E’ questo che nella sua espressione cerca di farci capire Hopper, uno sguardo nella profonda umanità e nella città . Nato a luglio a Nyack NE York, si diploma alla High School ,studia poi a New York alla School of Art, dapprima illustratore ,poi pitture ,allievo di Henri ,Kenneth e Miller; La sua vita, la passera per quasi tutto il tempo a New York tranne qualche viaggio sporadico.
L’effetto prodotto dai suoi quadri ci fa riflettere e indaga quasi psicologicamente i fatti introspettivi della nostra vita attraverso rappresentazioni tra civiltà , umanità e paesaggio. La rappresentazione della situazione americana diventa spunto per nuovi aspetti di penetrazione verso immagini archetipe come “ l’esperienza di frontiera “ verso proprie linee di confine ! Il suo sovvertimento dell’archetipo americano è connesso con le caratteristiche dell’arte moderna nel suo distacco uomo natura e più verso la civilizzazione . A una continuità stilistica corrisponde una continuità umana.
La vita di questo pittore è sorprendentemente tranquilla e ordinata , non conosce cambiamenti improvvisi , ne spostamenti geografici rilevanti , ne crolli psicologici .A parte due brevi soggiorni in Europa ,Hopper vive a New York per oltre cinquant’anni fino alla morte . La sua stessa evoluzione artistica si compie senza tensioni particolari ; intraprende l’attività di illustratori e disegnatore pubblicitario e ciò gli permette un facile passaggio all’attività che desiderava , inoltre le fonti ci riferiscono che sua moglie era manager e critica del marito oltre che pittrice lei stessa.
Il suo stile è influenzato dall’impressionismo e fino al 1910 circa si rifarà ai motivi e ai temi che hanno a che fare direttamente con la pittura ; esemplari rimangono “Modella in piedi nello studio” datata 1900 -1903 e la rappresentazione della camera da letto a Nyack .
APPROCCI AI PAESAGGI La seconda anticipazione delle future linee di sviluppo è rinvenibile nei paesaggi di Hopper caratteristica del primo periodo impressionista a quello del primo periodo americano.
La fine della prima fase di Hopper è segnata dai quadri di Blackhead , Monehegan ; la tecnica è ancora quella del periodo impressionista ,anche se la raffigurazione della natura americana acquista sempre maggiore dinamica . Caratteristico nelle sue opere sono l’annullamento delle linee di confine . Chi guarda, vede solo in parte le strade che seguono la natura : il resto del suo percorso rimane ignoto . Così l’intrusione della civiltà all’interno del suo paesaggio si presenta come solitudine persistente e predominante in ogni sua opera .
Spesso le immagini dell’America si legano a quelle di civiltà , Hopper ricostruisce un piacere incondizionato per i simboli della civiltà.
In certi contesti sono particolarmente chiari il significato che le case assumono nei suoi dipinti . Come i segnali dei passaggi a livello che essi rimandano a un suo ordine e a un suo modo appunto di delimitare , non solo paesaggistico ma anche psicologico .E’ caratteristico che le finestre non permettano nessuno scorcio all’interno della casa . E Hopper prova a trasferire i colori usati per la natura ,al paesaggio cittadino , per fare in modo di convergere la civiltà in natura .E si questo aspetto di “civiltà” tornerà spesso per quello che viene definito un modello Americano!-perciò non vi arrabbiate(cari lettori) se questo aspetto tornerà spesso!
SI nota che nei paesaggi di Hopper ,dove non sono presenti uomini, si vede in scena sempre prospettive precise e in questo modo è il paesaggio a dominare gli esseri umani . Lo spazio creato da questa immersione dei paesaggi rende tutto suggestivo in un atmosfera sospesa in un modello introspettivo e profondo .
Lo sguardo sulla natura è come una distesa desolata . Esso evoca un immagine onirica di un America ormai passata e un incontro ,con la civiltà come esperienza del nuovo mondo che si stava aprendo : segnali e desideri fisici latenti nelle percezioni della società americana del tempo .
DONNE Nonostante Hopper sia stato un pittore di paesaggi e città ,la rappresentazione del nudo femminile attraversa tutta la sua opera ,passando per quadri psicologicamente suggestivi . Sono ossessivi anche da un altro punto di vista : lo sguardo del pittore a un certo punto predilige esclusivamente la SUA donna .
Proprio i quadri di donne chiariscono come i dipinti di Hopper vadano capiti sempre più in funzione di un più ampio contesto piuttosto che solo attraverso i soggetti ,c’è di più di quello che solo la forma fa apparire . Nei dipinti il gioco di proiezione sono messe in scena sia per il virtuosismo sia per la struttura psicologica ridotto ai suoi elementi più semplici .Corpi e case diventano elementi di un sistema di segni in grado di trasformare sogni e fantasie e anche far percepire il più semplice o introspettivo pensiero , i suoi quadri diventano una mente!
Tornando a un quadro come “Automata” , trasmette la situazione della donna e le sue reazioni all’interno di uno spazio delimitato .Lo sguardo si ripercuote su tutto anche sullo spettatore .
REALISMO PITTORICO “ per lui il compito dell’arte è meditare su se stessi e aspirare a un futuro indipendente “ rivendicazione del realismo pittorico .
Conservare la finzione in una realtà ordinata in cui essa non è più accessibile all’esperienza del singolo . E’ impossibile analizzare le ultime opere di Hopper senza prendere in considerazione tale stravolgimento pittorico della realtà, e viene accentuata da aspetti psicologici intensi sospesi e che riflettono l’intelligenza umana .
I disegni di Hopper ritenuti realistici non sono semplici rappresentazioni di una realtà riproducibile , bensì sempre ricostruzioni che vanno al di là della pura esperienza . Quadro su quadro , quello che non è visibile ma suggerito dagli aspetti nascosti e alienanti della rappresentazione del quadro . E anche qui mi dispiace ma dovrò usare molto questo “ aspetto psicologico “ (cari lettori ) .Fratture metafore del silenzio .L’uso sperimentale della luce e la precisa scelta tematica creano inoltre un impressione di tranquillità e di concertazione come in qualcosa di suggerito dalla civiltà che lui stesso ci fa presente .
Le immagini di Hopper della vita moderna , inoltre sono riconducibili a delle immagini di America! e di come sarà, che fanno fuoriuscire tratti della società più intima e profonda quasi nascosta .
“ogni stato d’animo ,per quanto banale merita un interpretazione “ . La tensione tra immagine realistica e trasformazione pittorica si trova anche nei dettagli e suggerimenti .
PARAGONI mentre il futurismo si avvicina alle mostre di New York con il possibile sviluppo dell’uomo , Hopper mette in scena il proprio atto di limitazione .
E’ sorprendente come nei suoi quadri il tema del desiderio ,della sessualità e dell’ordinamento della civiltà non solo determini le contrapposizioni raffigurate tra gli spazi e la ragione umana ma entri anche nella immagine che essa vuole dare da capire e approfondire con un senso solitario che lascia anche vuoto .
Hopper ha sempre considerato la trasformazione pittorica delle cose nella propria immaginazione. Rielaborazione della memoria per trattenere ciò che è necessario , invenzione del vero . Hopper definisce la sua pittura una trasposizione . Trasposizione in rapporto con la loro stessa morte. Qui anche ripresa la accentuazione psicologica di Hopper che si incontra o mette in luce uno straniamento , non diverso da quelli astrattisti che lasciano trasparire dai loro quadri( elementi di rottura) , quella rottura che avviene grazie a una certa distanza tra chi osserva e l’osservazione stessa. Intertesto di percezione .
ULTIMO PERIODO .
complessivamente l’opera dell’ultimo periodo di Hopper conferma anche, come la situazione riprodotte nei suoi quadri possano essere raffigurate, sia nello spazio della natura sia in quello della civiltà .Uno dei suoi quadri più famoso Nottambuli , ne è la prova !
Ciò che è dipinto risulta comunque influenzato dalla memoria ,e crea immagini di deja vu .
I quadri dell’ultimo periodo di Hopper portano avanti tali idee introducendo nuovi aspetti, mostrando questo dualismo tra l’impronta psicologica e il quadro, mostrando quello che è segreto . Giocano su motivo, aspetto estetico e contenuto ,rivelando su tutte un aspetto di tranquillità e distanza, come se fosse dietro una parete . C’e una tensione tra realismo e motivo ,sospeso in un’altra lingua , gli spazi aperti dei quadri delineano una storia o una forma narrativa che si possono percepire attraverso metafore o linguaggi psichici ( e non mi stancherò mai di dirlo! ) personali e a tratti violacei ! Hopper invita a criticare e osservare ,tensione sguardi , ecc. . Le fantasia di alienazione sono forti ma più si osserva un suo quadro più si rimane isolati di inqueta concupiscenza .Tutto dipende da quanto uno si estranea . La caratteristica americana è assoluta ma !.. rappresentazione della società ,da muovere pensieri e opinioni di componenti realistiche cambiando gli stessi soggetti ! Questa semplicità psicologica rimane perfetta nella sua espressione e la rende realistica ,l’astrazione suscitata dalla curiosità di capire rende questo “il vero genio “!
I dipinti di Hopper si legano inoltre a due tradizioni pittoriche caratteristiche della conclusione del moderno e dell’inizio del postmoderno .Il principio di straniamento sono paragonabile a certi artisti postmoderni .
Hopper evidentemente percepisce l’arte come gioco della vita !
Esso non è mai solo semplice riproduzione della realtà . Ogni costruzione da lui fatta e sinonimo di indagazione e astrazione per apprezzarne di più il significato , tutte queste percezioni collegate tra loro creano un gioco di sguardi e di cambi che crea la realtà dipinta da Hopper e che ci viene presentata !!
“Realtà e astrazione , due modi di conoscere il mondo , ogni aspetto o movimento ci può affascinare o far riflettere , un continuo lavoro su noi stessi in rapporto coi quadri che ci proiettano verso l’esterno di noi ,quanto ci possiamo avvicinare alla verità cosi ? dubbio e curiosità ,sospeso nel tempo che viviamo “