Elkan contro Salvini: “non mi piace, è dissolutivo. Migranti vanno aiutati”. La replica: “Parole stupefacenti”

Un nuovo membro influente della società civile attacca Matteo Salvini sul tema dei migranti: a margine di un evento a Palermo per la firma di un protocollo tra la Croce Rossa siciliana e Fondazione Laps, di cui Lapo Elkann è fondatore e presidente e che si occupa di tutela dei minori, l’esuberante imprenditore torinese, da tempo ormai sparito dai social e lontano dai riflettori, ha rilasciato delle dichiarazioni al vetriolo nei confronti del fu Ministro dell’Interno e leader del Carroccio.

Il terreno di scontro è la questione migranti, da sempre cara al capopopolo leghista e di cui l’associazione di Lapo si occupa in relazione ai richiedenti asilo minorenni; Elkann, a una domanda sul tema, ha dichiarato: “Trovo abbastanza vergognoso che nessuna delle istituzioni fosse presente a Lampedusa per la tragedia di migranti che si è consumata: da italiano mi intristisce, noi paghiamo i politici e loro devono essere presenti”. L’intervento si è in seguito spostato sul personaggio Salvini: “Non mi piace Salvini – riporta Repubblica sul suo sito web – , non mi piace il suo comportamento sul tema dei migranti perché lo reputo dissolutivo e non costruttivo. Poi ognuno è libero di avere le proprie opinioni” e ancora: “Non mi piace la parola migranti, mi sembra denigratoria e non rispettosa. Mi piace la parola nuovi italiani”. Riguardo la dibattuta questione della legittimità di intervento delle numerose ONG che solcano il Mediterraneo per salvare vite umane e della necessità eventuale dell’aiuto europeo, Elkann si è dichiarato “a favore delle ONG che danno aiuto alle persone in mare: la realtà è che ce n’è bisogno. […]Credo che la Sicilia debba essere aiutata non solo dall’Italia, ma anche dall’Europa che dovrebbe fornire supporto a quest’isola”.

Grottesco quanto sagace il secco commento di Salvini su twitter, fra una mangiata e l’altra, alle parole di Elkann: “Da Lapo Elkann dichiarazioni stupefacenti”.

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