Green Pass bis al via

La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il decreto sull’estensione del green pass nei luoghi di lavoro, il c.d. Green pass bis, su cui il Governo aveva posto la fiducia. Una notizia in prima pagina di molti quotidiani. All’interno del decreto confluisce anche il decreto del 10 settembre scorso e contiene disposizioni per scuole, università, trasporti e altri ambiti sociali, regolamentati per il contrasto al contagio da Covid-19.

Il decreto, da molti tacciato come un obbligo celato alla vaccinazione contro il Covid19, una moral suasion che mira a limitare sempre di più i confini di azione di chi sia sprovvisto della certificazione, è ancora oggetto di ampia discussione politica. Nelle intenzioni del Governo garantire la riapertura e un inizio di normalizzazione delle attività pubbliche. Il rientro nei luoghi consueti del lavoro, dello studio, dell’uso dei mezzi di trasporto a lunga percorrenza (e non si comprende perché ne siano esclusi i mezzi di trasporto pubblico urbano), si amplia all’elenco di siti ed attività già disciplinate, come palestre, piscine e ristoranti al chiuso, musei, teatri, cinema, concerti, sagre. Il certificato sarà obbligatorio dal 15 ottobre e si prevedono ulteriori modifiche, seguendo l’andamento della pandemia.

Obbligo introdotto anche per la Camera dei Deputati, per tutto il personale e i lavoratori esterni. Il presidente Roberto Fico ribadisce “alcun privilegio”, allineando Montecitorio al nuovo obbligo e prevedendo sanzioni a carico dei deputati che forzeranno il divieto o che in Aula non useranno la mascherina. Si attende dal Senato, e dagli altri organi costituzionali che godono di autodichia, analogo allineamento. Decisioni che muovono forte dissenso tra gli oppositori al provvedimento e tra chi ha paragonato l’obbligo vaccinale a regimi dittatoriali o, vergognosamente, all’applicazione delle leggi razziali del 1938.

Intanto dal 15 ottobre, circa 23 milioni di lavoratori dovranno esibire il certificato o scatterà non più la sanzione, ma l’assenza ingiustificata che comporterà la sospensione della retribuzione e degli emolumenti. Vedremo se sortirà gli effetti sperati.

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