Visto il periodo dell’anno, non potevamo non citare Halloween (non dell’undicesimo capitolo della saga che sarà presto al cinema diretta David Gordon Green), ma del capolavoro di John Carpenter diretto nel lontano 1978; il film indipendente venne prodotto con soli 325 mila dollari e nei botteghini di tutto il mondo fu campione d’incassi con 70 milioni.
Riguardando attentamente la pellicola, ad un certo punto del film, quando Jamie Lee Curtis risponde al telefono nella sua camera da letto, l’occhio dello spettatore attento non poteva non fermarsi su un dettaglio straordinario per quanto perturbante: alle sue spalle, sul comò, c’è una bambola. Non una qualsiasi bambola, ma bambola Raggedy Anne, ovvero quella che abbiamo conosciuto al cinema come Annabelle. Partiamo col dire che il film di Wan è tratto da una storia vera e non è quella riproposta nel film, ma quella che si vede di seguito.
Tutto parte quando la bambola venne regalata ad una studentessa di nome Donna nel 1970 dopo essere stata comprata dalla madre in un negozio di usato. Dopo giorni, la compagna di stanza di Donna notò che cambiava posizione di braccia e gambe. Poi iniziò anche a cambiare stanza, da sola. Donna e la sua coinquilina iniziarono a preoccuparsi quando trovarono in casa dei fogli con su scritto help us, la cui calligrafia sembrava quella di un bambino. Una medium scoprì che Raggedy Anne era posseduta dallo spirito di Annabelle Higgins, una bambina di 7 anni morta in quella casa.
Donna, rendendosi conto della possessione del regalo, chiamò i Warren, i quali scoprirono che fosse una bambina a voler accedere al corpo di un umano. Annabelle venne esorcizzata definitivamente. Ad oggi, conservata in una teca in un negozio, sembra arrecare problemi a chi la denigra o non ne crede le potenzialità demoniache.
Dal 1970 al 1977, anno in cui venne girato Halloween, dunque, la bambola rimase in commercio per moltissimo tempo. Chissà, se Carpenter o gli scenografi l’hanno inclusa nel campo volutamente, oppure è solo una casualità. Forse la maledizione di Annabelle non avrà mai fine.