Il signore della televisione

thumbnail_luciano_rispoliEra uno dei tanti dimenticati dalla TV di oggi ma Luciano Rispoli per noi era il volto storico della televisione italiana di ieri.

Il 26 ottobre 2016 all’età di 84 anni muore lasciando una grande eredità come presentatore, giornalista ma anche conduttore radiofonico e direttore del Dipartimento Scuola Educazione della Rai dal 1977 al 1987. Rispoli si è spento a Roma nella sua casa dopo una lunga malattia e a darle la notizia in accordo con la famiglia uno dei suoi più stretti collaboratori Mariano Sabatini. Giornalista, autore e conduttore di programmi celebri come Parola mia e Tappetto volante i suoi inizi sono in Rai nel 1954. Trasferitosi a Roma in seguito ad un concorso per radiocronisti, propone la sua televisione civile e rispettosa che lo contraddistinguerà nel circuito televisivo. Tutto ciò ben presto lo porterà a diventare uno dei volti più popolari della televisione italiana. Negli anni in Rai ricoprirà diversi ruoli dirigenziali, direttore di Rai Educational per dieci anni e assistente del vicedirettore generale Emanuele Milano. Ma nel corso della sua lunga carriera ha scoperto e lanciato diversi personaggi di rilievo come Maurizio Costanzo, Paolo Villaggio, Raffaella Carrà, Paolo Limiti, Rita Forte, Melba Ruffo, Michela Rocco di Torrepadula, Gianni Boncompagni. Ma nel 1991 il legame tra Rispoli e la tv generalista (pubblica) si spezza scegliendo così di entrare a TeleMontecarlo e poi in altre emittenti minori. Per il grande pubblico era lo “zio Luciano” innamorato del suo lavoro, perfezionista con una voce un po’ nasale che aveva ispirato diverse parodie (Fazio, Marcorè, Oddi, Zamma, Tortora), ma che aveva modi di altri tempi che nel suo salotto televisivo ospitava sia attrici sia scrittori per il comune piacere di ascoltare. Una persona prima che volto noto che nella televisione di oggi non si trova più e che resterà impressa nel cuore di molti che hanno conosciuto la tv educata e moderata.

Noemi Deroma

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