Il soldato italiano che si riconobbe su youtube

Il novantatreeenne Francesco Brambilla ha scoperto Youtube solo la scorsa settimana, quando curiosità per il tablet di suo figlio lo ha spinto sul sito di condivisione video più noto del pianeta. E’ rimasto sorpreso di riconoscersi in un video ripreso durante gli ultimi momenti prima della partenza per il Fronte Russo nel 1942. Il Corpo di Spedizione Italiano in Russia, spesso abbreviato come CSIR, e l’8ª Armata Italiana in Russia, o ARMIR, furono le Grandi Unità del Regio Esercito impegnate, in successione, sul fronte orientale tra il luglio del 1941 e il febbraio del 1943. A partire dal 10 luglio e fino al 5 agosto le truppe vennero trasportate da Roma (52ª Divisione fanteria “Torino”), Cremona (comando CSIR) e Verona (9ª Divisione fanteria “Pasubio” e 3ª Divisione Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta”) tramite 216 treni fino alle città, allora ungheresi e ora rumene, di Marmaros Sziget, Felsoviso e Borsa; da lì raggiunsero, superati i Carpazi Orientali, dapprima la zona di adunata in Romania e quindi il teatro delle operazioni con una marcia di centinaia di chilometri attraverso le pessime strade di Romania, Moldavia, Bessarabia e Ucraina. Questa lunga marcia, che molti reparti, per scarsità di automezzi, dovettero compiere a piedi o in sella ai cavalli, causò un certo ritardo rispetto al programma.

Il comandante del CSIR, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Zingales, venne colto da malore durante il trasferimento e ricoverato a Vienna il 13 luglio 1941 e sostituito nell’incarico con il Gen. di CA Giovanni Messe il 17 dello stesso mese.

Il Corpo d’Armata, fin dal suo arrivo in zona di operazioni, fu posto alle dipendenze dell’11ª Armata tedesca del generale Eugen Ritter von Schobert, schierata in Ucraina meridionale nel settore operativo del Gruppo di Armate Sud guidato dal feldmaresciallo Gerd von Rundstedt.

Brambilla era seduto davanti al figlio, Fausto, quando gli chiese che cosa fosse quell piccolo schermo che aveva per le mani.

“E’ un piccolo computer, papà”, rispose, introducendolo all’utilizzo di Google, “basta scrivere quello che vuoi cercare, e vedere cosa esc fuori”, disse.

“Prova con il reggimento Sforzesca, il mio reggimento durante la guerra”. Ed ecco che in pochi secondi gli passano davanti settanta anni di ricordi in bianco e nero, della partenza dalla Caserma Passalacqua” di centinaia di soldati, e fra loro, il figlio riconosce il padre in uniforme, come avessero improvvisamente preso vita tutti i suoi racconti in una sola volta.

“Guarda papà, sei tu!”.

Partirono in 230.000.

Restarono sulla neve 114.000 gavette di ghiaccio.

Qui il video: http://www.youtube.com/watch?v=pIJ5fwmwbz4&feature=player_embedded

 

Giampaolo Giudice

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares