Fino a qualche mese prima delle elezioni politiche del 2013 Gianroberto Casaleggio era pressoché uno sconosciuto ma non per quelli che avevano visto nascere il Movimento 5 stelle.Imprenditore, politico italiano ma soprattutto co-fondatore insieme a Beppe Grillo delMovimento 5 stelle; ed è proprio tra il 2004-2005 attraverso la fondazione Casaleggio Associati (di cui era anche il presidente) che si delinea la sua figura di esperto in consulenze in materia di strategie di rete che lo porterà a curare il blog di Grillo. E’ l’inizio di un lungo percorso che lo porterà ad essere la vera anima del movimento. Dopo un’operazione per un tumore al cervello nel 2014 gli sono stati dati pochi mesi di vita e inizia una lunga battaglia contro la malattia; in seguito ad un ictus e ad alcune complicazioni muore a Milano il 12 aprile 2016 all’ età di 61 anni. La domanda che si pongono i molti elettori (e non solo) del movimento e chi guiderà e chi sarà a capo del direttorio del movimento? Prevedendo ciò che sarebbe successo Casaleggio avrebbe lasciato delle linee guida (una sorta di testamento politico) con delle indicazioni che sottolineano delle strategie da porre in atto in caso di immediate elezioni politiche. Gli elettori del movimento e lo stesso Grillo sono di fronte ad una svolta: andare comunque avanti senza il supporto del suo ideatore e fondatore. Lo stesso Beppe aveva già deciso di mettersi per un periodo da parte e tornare a fare quello che fa da sempre il comico in giro per i teatri, lasciando più spazio al direttorio dei parlamentari. Si prospetta un periodo di rinnovamento e grandi cambiamenti per il Movimento 5 stelle che pur avendo un vuoto incolmabile (la morte di Casaleggio) ritroverà la sua “mission” grazie ai suoi elettori e a ciò in cui credeva il suo fondatore. Tra gli ulteriori ruoli da definire c’è anche quello del figlio maggiore di Casaleggio; Davide si trova ora ad avere la maggioranza della Casaleggio Associati e continuerà dove il padre ha lasciato. Come suo padre sosteneva “nel M5S non esistono dei capi sono i cittadini che decidono”, ed è questa la chiave del successo del movimento il fulcro è che i cittadini vengono resi partecipi di qualunque decisione del partito e attraverso dei sondaggi gli elettori sono liberi di esprimere il proprio pensiero.
Noemi Deroma