La sinistra festeggia la vittoria della Proietti in Umbria La variabile Bandecchi non incide e la destra capeggiata dall’uscente Tesei viene sconfitta

Se in Emilia-Romagna l’esito era prevedibile, infatti De Pascale ha tenuto il discorso della vittoria mentre in Umbria le proiezioni brancolavano ancora nel buio, il Partito Democratico e la sua segretaria Elly Schlein possono tirare un sospiro di sollievo dopo aver riportato il governo regionale umbro a tingersi di rosso. La dimissionaria sindaca di Assisi, sostenuta da PD, M5S, AVS e quattro liste civiche, ha battuto il presidente uscente Donatella Tesei per cinque punti percentuali.

La festa in casa dem è dettata non solo dalla vittoria elettorale ma anche dal fatto che la lista è stata quella di maggior successo con quasi 90.000 voti e un distacco di più di dieci punti dagli avversari di Fratelli d’Italia. Molto più indietro gli alleati: il Movimento 5 Stelle non raggiunge il 5% e Alleanza Verdi-Sinistra si ferma al 4,3% non riuscendo a incidere come ha fatto invece in Emilia-Romagna al fianco di De Pascale. Del resto dei candidati solamente il comunista Marco Rizzo riesce a superare la soglia del singolo punto percentuale ma non riesce a eleggere alcun consigliere.

Il profilo della Proietti, dimostratosi vincente, è quello di un amministratore cattolico e moderato; ad esempio è contraria all’interruzione volontaria di gravidanza ma non l’ha combattuta anche dentro le istituzioni come invece è accaduto ai vicini marchigiani attraverso le azioni del governatore Acquaroli e del suo assessore alla sanità Saltamartini. Ambientalismo e tutela della sanità pubblica sono stati i capisaldi della sua campagna elettorale.

Consiste in un profilo diametralmente opposto, invece, quello del sindaco di Terni e presidente di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi. All’alba della tornata elettorale era stato indicato da tutti come possibile ago della bilancia, sia in quanto amministratore del secondo capoluogo di provincia umbro sia basandosi sull’ambizione del suo progetto politico e sulla sua personalità esplosiva e talvolta eccessiva. Tuttavia, il primo cittadino ternano ha raccolto un risultato gramo non riuscendo a ottenere nemmeno un consigliere regionale e vedendosi superato persino da Noi Moderati di Maurizio Lupi.

La Proietti è riuscita a primeggiare in tutti i grandi centri umbri: Perugia, Terni, Foligno, Spoleto e Gubbio. Riesce a difendere, seppur con fatica, anche la sua Assisi. Rimane da segnalare come solamente un elettore su due si è recato alle urne: delle due elezioni di questo weekend quella umbra si attesta come la più partecipata ma è comunque scesa dal 64,69% del 2019 all’attuale 52,30%. Si tratta della seconda grande vittoria al femminile per la sinistra umbra che pochi mesi fa ha portato Vittoria Ferdinandi a guidare Perugia.

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