Ancora una volta Toponomastica Femminile porta testimonianza dell’impegno femminile, svelandolo dalle pagine della Storia.
Era il 25 giugno 1946 quando l’Assemblea Costituente si riunì in prima seduta nel Palazzo di Montecitorio e furono elette 21 donne, su un totale di 556 deputati: 9 della Democrazia cristiana, 9 del Partito comunista, 2 del Partito socialista e una dell’Uomo Qualunque.
Le loro storie erano diverse, diversa la loro estrazione culturale e sociale, diversi i percorsi politici, passati e futuri. Alcune divennero personaggi di gran riferimento e rimasero a lungo nelle aule parlamentari, altre tornarono alle proprie occupazioni. Molte erano state attive antifasciste e protagoniste nella Resistenza, ma tutte era determinate a contribuire attivamente alla vita politica e ad affermare la partecipazione delle donne alla democrazia. Insieme segnarono una tappa unica ed indimenticabile nella storia italiana divenendo protagoniste della nascita della repubblica, firmando la Carta costituzionale. Cinque di loro fecero parte della Commissione dei 75 che preparò il testo votato poi in assemblea plenaria: Maria Federici, prima Presidente del Centro Italiano Femminile, Leonilde Iotti, prima donna Presidente della Camera dei Deputati, Angelina Merlin, nota per la strenua battaglia contro i postriboli dove le donne erano schiave pubbliche, Teresa Noce, fondatrice, tra l’altro della rivista “Noi Donne”, sindacalista e fautrice della legge sulla tutela delle madri lavoratrici, e Ottavia Penna Buscemi, candidata, non eletta, subito alla carica di Capo provvisorio dello Stato. Elle mantennero nel corso dei lavori la loro intesa, nonostante la diversa provenienza e la loro presenza fu determinante per fare della Carta costituzionale lo strumento di parità tra i sessi e una garanzia di emancipazione per le donne italiane.
Le Costituenti nella memoria – storie, luoghi, politiche fa parte della più ampia mostra Donne e lavoro, mostra itinerante realizzata dall’associazione Toponomastica femminile, che ha inteso valorizzare il lavoro femminile in tutte le sue forme.
La sezione sulle 21 donne costituenti, a 70 anni dall’entrata in vigore della costituzione, vuole riassumere nelle linee essenziali la loro attività politica, e i loro interventi nelle riunioni dell’Assemblea, che appaiono ancora oggi particolarmente attuali.
Esposta in molte sedi (Milano, Roma, Lodi, Cagliari, Rovigo, Agrigento, Licata, Pontedera, Colonna…) è stata recentemente presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma, dove ha avuto la collaborazione della F.I.A.P., dell’A.N.P.I., dell’I.R.S.I.F.A.R. e delle Biblioteche di Roma. Dal 30 gennaio al 3 febbraio sarà esposta presso la sede del Consiglio di Via della Greca a Roma, promossa da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura – dal Municipio I e dalla Commissione Elette del Municipio I.
Col titolo L’impegno delle donne. Ieri. Oggi, sarà presentata da Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio Roma I Centro, interverranno all’inaugurazione Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, Marina Pierlorenzi, vicepresidente A.N.P.I. Roma, Livia Capasso, vicepresidente di Toponomastica Femminile, Vittoria Tola, responsabile nazionale UDI, Francesca Koch, presidente della Casa Internazionale delle Donne.
Attraverso le intitolazioni di vie, piazze e giardini a loro dedicati in diverse città italiane, rende merito a queste donne, che lavorarono per una cittadinanza femminile paritaria, in tempi in cui ancora vigevano la patria potestà e la potestà maritale, ancora le donne non accedevano a molti ruoli della P.A., ancora c’era disparità salariale tra uomo e donna.